La notte delle stelle a Festa a Vico: 9 assaggi molto graditi
- Giustino Catalano
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Stavolta niente graduatorie. Il gioco è decisamente bello solo se è per una volta.
La notte delle stelle, alla quale abbiamo avuto il piacere di partecipare con nostri inviati, è decisamente un evento più elitario della Repubblica del cibo, non fosse altro che per il costo ticket grazie al quale si raccolgono fondi da destinarsi all’Ospedale Santobono di Napoli. La notte delle stelle
Ciò premesso, un po’ per farci perdonare dai pizzaioli e un po’ per non fare estenuanti elenchi di piatti, abbiamo selezionato 3 pizze, 3 piatti e 3 dolci che ci hanno colpito in particolare per abbinamento.
PIZZE
Carmnella – Vincenzo Esposito
Zia Sofia – Zucchine, datterini, provola, zenzero e chips pestate. Decisamente una pizza interessante sia per l’uso dello zenzero, che per l’ingrediente segreto che è stato mostrato in una diretta Facebook di Vincenzo Pagano (www.scattidigusto.it). Chips di patatine fritte pestate. Nuova, anche azzardata per qualcuno, ma sicuramente destinata a far parlare di sé. Il nome Zia Sofia è di diretta dedica a una collaboratrice di Vincenzo Esposito.
Pizzeria Elite – Pasqualino Rossi
“Smoke on the Water” – Montanara con mozzarella di bufala affumicata DOP, acciuga di Cetara, basilico e zest di limone. Decisamente hard rock la montanara di Pasqualino Rossi, il “Teddy Boy” di Alvignano che fonde l’intensità del fumo della mozzarella di bufala affumicata DOP con la sapidità dell’acciuga di Cetara e la chiusura del fresco del basilico e dei limoni che pulisce il boccone di una pizza fritta asciuttissima e delicata come una nuvola.
Pizzeria Gorizia 1916 – Salvatore Antonio Grasso
Crocchetone con abbinamento di vermouth – Il grande amico mio Salvatore Grasso, Vice Presidente dell’Unione Pizzerie Storiche Napoletane – “Le Centenarie” e Pizzaiolo Patron della Pizzeria Gorizia 1916 di Piazza Vanvitelli di Napoli. La sua altro non è che la classica pizza fritta partenopea con ricotta, firodilatte, salame e cicoli prima panata nel pane grattuggiato e poi fritta. L’accompagnamento farà storcere il naso ai puristi che lo avrebbero voluto con il Marsala, ma effettivamente il Vermouth scelto ci stava decisamente meglio.
PIATTI
Ristorante Andreina – Chef Errico Recanati 1 stella
Cipolla bruciata, coratella di agnello e aceto rosso – Abbinamento decisamente intrigante quello di Errico Recanati, dove, nella sua grande capacità di destrutturazione della materia (chi ricorda a Festa a Vico 2014 “Oliva all’ascolana fai da te?” – io ne conservo ancora l’astuccio!) serve il piatto come un biscotto (alla cipolla bruciata) farcito con mousse di coratella di agnello e aceto rosso in perle. Decisamente intrigante la proposta della stella marchigiana.
Ristorante President – Chef Paolo Gramaglia 1 stella
Susciò: il sushi di Paolo Gramaglia – Il mio amico non si smentisce con una sua interpretazione personale del sushi, dove il riso ritorna ad essere un letto e non più lo scrigno ed il pesce diviene il vero protagonista in prima fila del piatto.
Palazzo Petrucci – Chef Lino Scarallo 1 stella
Seppia, anguria e crumble di alghe – Bello! Bello davvero l’accostamento seppia marinata con anguria e alghe. Fresco grazie anche all’apporto della cucurbitacea, leggero e delicatamente estivo.
notte delle stelle
DESSERT STORM
Lombardi – Aniello di Caprio
Biscotto croccante alla nocciola, cioccolato al latte e albicocca disidratata, composta all’arancia semi amara, cuore di cremoso alla nocciola pralinata, crema leggera alla nocciola e glassa al cioccolato – Bello, leggero e buono come sempre il dolce di Aniello Di Caprio che richiama l’elemento fruttato della stagione che è decisamente l’albicocca e gioca su diverse consistenze e contrappunti di acido e amaro.
Hotel Hassler – Dario Nuti
Black Stone: gelato in tempura al sesame nero e sorbetto di ciliegia e polvere di lime – Benchè al primo approccio non apparisse un gran piatto, complice forse anche il piatto di plastica a ciotola, la versione del gelato fritto di Dario Nuti è risultata davvero una gran sorpresa al palato con questo gioco sensoriale di rincorsa e spinta tra sorbetto di ciliegia e sesamo nero.
Antonino Maresca
Sigillo: albicocca, amaretto, pinoli e passion fruit – Elegante come pochi il sigillo di Maresca giocato sul gioco frutta fresca – frutta secca. Albicocca e amaretto e pinoli e passion fruit in un sensibilissimo gioco di acido e amaro bilanciato ottimamente.
notte delle stelle
Foto e assaggi Petra Leja e staff DTEG
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.