100 volti dell’ortofrutta italiana
- redazione
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“100 volti dell’ortofrutta italiana”: una comunità che genera business
Il tema dell’aggregazione è in ortofrutta all’ordine del giorno ormai da decenni, ma questa è ritenuta dai più ancora insufficiente.
Collaborare significa nella pratica fare insieme per fare meglio, per immaginare ciò che singolarmente è impossibile fare.
Occorrono progetti e visioni fondate sulle relazioni, sullo scambio di idee, sulla discussione tra le persone.
Tutto ciò avviene se c’è conoscenza, fiducia reciproca e intenti comuni.
Questo è il valore delle comunità che, indipendentemente dalle forme in cui è costruita l’aggregazione, creano vantaggi e opportunità per ciascun membro, irraggiungibili singolarmente.
È in questo solco che si inserisce “100 volti dell’ortofrutta italiana”.
Il libro ideato da Bestack e scritto dal direttore del Consorzio Claudio Dall’Agata.
Ha riunito sulla carta e anche nella vita reale cento personaggi impegnati a vario titolo nella filiera ortofrutticola italiana.
Dalla produzione al retail, dal management alla rappresentanza istituzionale.
Si raccontano senza rete, in una veste inedita e più intima.
Un grande racconto corale che parla di donne, di uomini e di imprese, di intuizioni e innovazioni, di evoluzioni storico-aziendali e di passaggi generazionali.
Conducendo il lettore in un ideale viaggio nell’ortofrutta del BelPaese, fra passato, presente e futuro.
Un libro che è riuscito in una piccola, grande impresa: creare connessioni, in un settore, quello ortofrutticolo, che troppo spesso soffre per mancanza di aggregazione.
Che ama incontrarsi e mettersi in vetrina, ma che a volte fatica ad abbattere le distanze, nelle relazioni.
Alla presentazione a Marca 2024, il libro ha riunito in platea centinaia di persone, con un successo oltre le aspettative.
“Un evento destinato a essere ricordato nel tempo – esordisce Leonardo Odorizzi, socio fondatore e amministratore de La Grande Bellezza Italiana -, che ora riproponiamo a Macfrut, con l’auspicio che possa diventare un format replicabile anche in altre occasioni di ritrovo della filiera ortofrutticola”.
Ci sono quindi iniziative che a volte vanno oltre ciò che si era immaginato, che nel tempo generano battiti d’ali e aprono nuove prospettive, che abbattono muri apparentemente immodificabili.
Che nascono con un’idea e nel tempo diventano molto di più.
Da questo stimolo nasce l’idea di aprire il ragionamento, condividerlo in modo largo e più ampio per contribuire a far maturare la consapevolezza.
Da qui una nuova proposta in occasione di Macfrut.
Un incontro, in programma mercoledì 8 maggio, alle ore 12.30, presso lo stand de La Grande Bellezza Italiana (padiglione B2 – stand 01), su come le comunità, in tutte le forme, possono creare valore in ottica strategica e di business.
Il giornalista Alessandro Franceschini ne parlerà con Claudio Dall’Agata, con il padrone di casa Leonardo Odorizzi e con Maicol Mercuriali, giornalista agroalimentare e co-founder di Orma Comunicazione
“Bestack, con un’operazione culturale unica nel suo genere, ci ha messo di fronte a una prospettiva futura – sottolinea Odorizzi –, alla forza delle relazioni, alla rilevanza dell’ascolto, alla conoscenza di una sfera, anche privata, che potrebbe contribuire alla creazione di una visione strategica condivisa del comparto.
La Grande Bellezza Italiana è un esempio virtuoso in questo senso, di come fare aggregazione e networking per fare business. Siamo una rete che funge da moltiplicatore di talenti: ma siamo una mosca bianca, nel settore”.
Ecco allora una nuova occasione per “spronare alle relazioni”.
“Ne abbiamo bisogno – continua Odorizzi –.
Specie in un contesto complesso come quello attuale, con sullo sfondo questo continuo calo dei consumi che ci affligge.
In cui occorre affrontare il tema del valore, ma anche quello della soddisfazione del consumatore: è in momenti come questo che diventa fondamentale la condivisione, di idee, di visioni, di strategie, coinvolgendo tutti i vari attori del comparto”.
“In ortofrutta, un settore che vede contrarre ogni anno i consumi senza soluzione di continuità – ribadisce il direttore di Bestack Claudio Dall’Agata – credo che sia dovere di ogni singolo componente tentare di contribuire al rilancio, anche occupandosi di attività che non sono di propria responsabilità diretta.
Abbiamo bisogno di raccontare e di raccontarci per promuoverci, di andare oltre i nostri soliti ambiti e di conoscere meglio la filiera anche all’interno.
Credo che questo sia il modo per costruire comunità di persone più dense, più larghe e più in sintonia.
Se questo avviene si possono raccogliere sfide più ambizione e fare proposte di comunità più condivise e con maggiori ricadute, anche perché credo che nascano prima le relazioni che i progetti assieme, non viceversa.
Questo è il risultato che ha portato a noi, che ci occupiamo di imballaggi di cartone, la realizzazione del libro ‘100 volti dell’ortofrutta italiana’: molto più di un progetto editoriale, per tutti questi motivi”.
“100 volti dell’ortofrutta italiana” è un progetto trasversale, non di rappresentanza, ma di unione di persone accomunate da una grande passione: quella per l’ortofrutta.
È un progetto con finalità benefiche.
Infatti i proventi dei diritti sono devoluti al CAB Terra di Ravenna.
Protagonista durante l’alluvione in Romagna del maggio 2023 di un atto eroico in cui sacrificò i raccolti dei propri campi per salvare dalle acque del fiume la città di Ravenna.
All’evento sarà possibile comprare il volume, già presente nelle librerie, presso l’apposito desk dell’editore “Il Ponte Vecchio”.
Anche il format che ci si propone di diffondere è un tavolo aperto a tutti coloro che vogliono condividere idee e progetti per il settore.
A partire dal dibattito che si terrà l’8 maggio in fiera a Macfrut, a cui tutti sono invitati a prendere parte.