Con il selenio proteggi tiroide e sistema immunitario
- Loreto Nemi
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Il selenio è un minerale fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Il fabbisogno giornaliero raccomandato di selenio per la popolazione italiana adulta è di 55 microgrammi, sia per i maschi che per le femmine.
Quali sono gli alimenti più ricchi di selenio?
Il contenuto di selenio nei cibi varia.
Nel caso dei vegetali è fortemente influenzato dal contenuto di selenio nel suolo in cui crescono.
Nella carne e nel pesce è influenzato dalla dieta, che a sua volta riflette le concentrazioni di selenio dell’ambiente.
Per questa ragione, il contenuto di selenio è spesso influenzato più dalla provenienza geografica che dal tipo di alimento.
Il suolo italiano è generalmente più povero di selenio rispetto a quello di altri continenti.
Detto questo, è comunque possibile dipingere un quadro generale della quantità di selenio nei diversi alimenti.
Gli alimenti più ricchi di selenio sono i seguenti:
- polpo
- orata
- rombo
- gamberi
- semi di chia
- feta
- anacardi
- asparagi
- albicocche secche
- noci (anche le noci brasiliane)
Anche le uova sono ricche di selenio?
Sì, soprattutto il tuorlo. In ogni caso, il quantitativo è variabile. Un uovo di gallina di medie dimensioni può contenerne dai 2 ai 5 microgrammi.
A cosa serve il selenio
Il selenio aiuta a rimanere giovani. Infatti, ostacola la formazione dei radicali liberi, proteggendo le cellule dai danni dell’ossidazione.
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Questo minerale è fondamentale per combattere le influenze stagionali, poiché interviene attivamente nel funzionamento del sistema immunitario.
Prezioso per la tiroide: il selenio collabora al corretto funzionamento del metabolismo degli ormoni tiroidei.
Selenio e tiroide: cosa sapere
Sulla tiroide e la giusta alimentazione da seguire per rimanere in salute ho scritto un articolo che trovi qui.
La salute della nostra tiroide dipende anche dall’uso che facciamo in cucina del sale arricchito di iodio e dei cibi che contengono selenio.
Per prevenire l’insorgenza di patologie legate ad un malfunzionamento della tiroide come il gozzo e la tiroidite di Hashimoto, bisogna seguire poche regole semplici e da applicare con costanza.
Ricorda di salare le pietanze con il sale giusto, quello iodato, e garantire alla ghiandola un corretto apporto di selenio.
Su come e quanto salare i cibi ho scritto un articolo che trovi qui.
Diversi studi clinici dimostrano che il selenio può avere un’azione protettiva nei confronti della tiroide. Il selenio serve a limitare la progressione del processo infiammatorio tipico dell’aggressione autoimmune e nella migliore delle ipotesi evitare una terapia farmacologica.
Le vitamine e i minerali fanno parte di uno dei miei principali campi di ricerca e ne parlo in qualità di docente e cultore della materia agli studenti dell’Università Cattolica di Milano.
Dietista, Nutrizionista, Specialista in Scienze della Nutrizione Umana, Perfezionato in Fitoterapia. Docente al corso di Laurea in Dietistica e al Master di I e II Livello in Nutrizione dell’Università Cattolica di Roma (Policlinico Agostino Gemelli). Docente e Cultore della Materia in Endocrinologia e Nutrizione Umana presso Scienze Motorie, Università Cattolica Milano. Riceve presso lo studio medico di Roma, via di San Pancrazio 7A. Telefono: 06 96 70 18 88 – loretonemi@gmail.com – Sito web – Facebook