E dopo il casatiello non poteva mancare la ricetta del dolce napoletano più diffuso e amato: la pastiera.
E la ricetta ci viene gentilmente offerta da uno dei piu grandi interpreti della pasticceria: il maestri Aniello Di Caprio

gr. 400 di strutto inodore
gr. 400 di zucchero semolato
gr. 200 di uova intere fresche
gr. 1000 di farina bianca debole
Q.B. di raschiatura di arancia
Q.B. di raschiatura di limone
gr. 1 di sale fino
(per il grano) primo composto
gr. 500 di grano precotto
gr. 870 di latte fresco intero
Q.B. raschiatura di limone
Q.B.raschiatura d’arancio
gr. 50 di burro
gr. 50 di zucchero semolato
N°. 1 baccello di vaniglia
(per il ripieno) secondo composto
gr. 500 di ricotta fresca vaccina
gr. 450 di zucchero semolato
N°. 5 di tuorli d’uovo
N°. 5 di uova intere fresche
q.b. fiore d’arancio
q.b. cannella in polvere
gr. 15 di canditi “cubetto d’arancia”
(per la crema pasticcera)
gr. 400 di latte fresco intero
gr. 150 di zucchero semolato
gr. 130 di tuorli
gr. 20 di farina
gr. 20 di amido di mais
Q.B. di vaniglia

lavorare in macchina con la foglia lo strutto con lo zucchero, gli aromi, infine unire la farina setacciata con il sale.
Procedimento (grano e ripieno):
cuocere il grano con il latte, zucchero, baccello di vaniglia, gli aromi ed il burro. Lasciar cuocere fino a quando il composto risulta asciutto. Togliere dal tegame la massa raffreddarla ed unire il secondo composto. Stemperare bene il tutto e colare il tutto negli apposi stampi foderati di pasta frolla.
Cuocere in forno preriscaldato a 165°C. per circa 40 minuti. Raffreddare e servire la pastiera nello stampo.

Procedimento (crema pasticcera):
bollire il latte con il baccello di vaniglia, lavorare in una ciotola i tuorli con lo zucchero, la farina e l’amido. Versare il latte sulla massa lavorata, stemperare il tutto, riportare sul fuoco e cuocere per circa 3 minuti dall’ebollizione avendo cura di mescolare energicamente la crema.
