App anti spreco: dal ristorante al proprio frigo. Regole per non sprecare
- diTestadiGola
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Pranzo, cena o colazione per 4 persone a 4,99 euro. Il successo delle App anti spreco che uniscono l’offerta egli ‘avanzi’, freschi di giornata, di supermarket, ristoranti e bar con gli utenti della penisola cresce di giorno in giorno.
Si prenotano box di panini e cornetti al bar, oppure carne, formaggi, verdure e latticini al supermercato. Oppure un pieno di ortaggi dal fruttivendolo, e via dicendo. I box vengono prenotati online fino ad esaurimento e si ritirano in orari serali (quando i negozi sono prossimi alla chiusura) e a prezzi stracciati. Sul fronte della grande distribuzione inoltre gli sconti dei cibi prossimi alla scadenza è diventata la regola.
La sensibilità nei confronti degli sprechi alimentari che quotidianamente la grande e piccola distribuzione produce è aumentata mentre un corposo ed inarrestabile spreco avviene ancora nelle nostre case. Frutta ammaccata o sbucciata male e troppo, pane di ieri, patate germogliate, yogurt di dubbia scadenza, salsa di pomodoro avanzata nelle lattine, l’olio (anche quello extra vergine) in cui è conservato il tonno finiscono nella spazzatura anche se ancora ‘edibili’ e buonissimi come ingredienti di nuove ricette. Questi gli esempi più comuni che fanno dei frigoriferi e delle dispense casalinghe la fonte principale della cattiva conservazione, aggravata dalle nostre cattive e schizzinose abitudini alimentari. Ben il 53% degli sprechi di cibo in Europa avviene a casa. Il resto invece durante la lavorazione (19%), la produzione (11%), la ristorazione (12%) e nei negozi (5%). La fotografia di quanto siamo poco attenti al cibo è contenuta nel nuovo Manuale Anti spreco (Il battello a vapore, Piemme) dedicato ai bambini ed alle loro famiglie di Too Good To Go, celebre App che conta ad oggi oltre 10 milioni di download. Gli autori del volume dispensano idee per un nuovo stile di vita, per frigoriferi più intelligenti e per ricette culinarie che aiutano a ridurre la quantità di cibo che finisce nella pattumiera e che sono anche alla base di una alimentazione più sostenibile. Insomma lo spreco tra le mura domestiche ha il più alto impatto economico e ambientale, garantiscono gli autori del manuale.
Come cambiare passo? Seguendo alcune regole che cominciano osservando i nostri errori più comuni nel fare la spesa e che vanno dalla mancanza di pianificazione (fare le liste della spesa è il primo passo verso una alimentazione antisprechi), allo scarto dei prodotti ‘esteticamente sgradevoli’ sui banchi dei negozi. Inoltre acquista i cibi deperibili in minor quantità e con più frequenza, in modo da non vederli appassire in frigorifero. Infine non farti ingannare dalle offerte, soprattutto quelle sui multipack; approfittane per i cibi con scadenza molto lunga e che effettivamente sai già che consumerai, ma evita di farti guidare soltanto dai 3×2 e dagli sconti, perché acquisteresti più del dovuto. A casa, invece,gli errori più comuni includono lo scarto di parti edibili durante le fasi di pulizia e taglio, la confusione a proposito della data entro cui è consigliato consumare un prodotto (la dicitura ‘consumare preferibilmente entro il’ non è una data tassativa di scadenza). Infine una conservazione non adeguata dei cibi ed il mancato utilizzo del freezer che è invece una eccellente dispensa a lunga scadenza per tutto ciò che avanza a tavola.
Il gioco del frigo vuoto!
Il frigorifero può diventare il vero campo di allenamento per il consumatore coscienzioso e non sprecone. L’elettrodomestico infatti è spesso il luogo in cui i cibi si accumulano, subiscono trasformazioni organolettiche, marciscono e infine vengono gettati via senza essere consumati. La sfida è perciò quella di riuscire ad esaurire tutti gli alimenti presenti nel frigorifero prima di poter fare una nuova spesa. Ecco come esercitarsi, col contributo di tutta la famiglia, bambini inclusi. “Innanzitutto, appunta sul quaderno l’elenco di ciò che è contenuto nel frigorifero: così facendo avrai sott’occhio una lista degli ingredienti di recupero che dovrai capire come assemblare, pasto dopo pasto, perché niente vada sprecato”. “L’esercizio ti aiuterà a capire l’importanza di riutilizzare gli avanzi e stimolerà la fantasia in cucina attraverso ingredienti di recupero. Vista, olfatto e gusto contribuiranno all’impresa, perché ti permetteranno di valutare di volta in volta la qualità del cibo e capire se può essere sfruttato per creare un nuovo piatto o se deve essere gettato”. Avresti mai detto che anguria e formaggio tipo la feta si abbinano alla perfezione? Provare per credere.
4 idee per ricette anti spreco:
1.Le bucce degli ortaggi si possono friggere per chips vegetali amatissime anche dai bambini che non mangiano le verdure
2. L’olio della colatura del tonno è un condimento eccellente per sughetti da leccarsi i baffi
3. Lo yogurt in scadenza è ancora buono, più che la data impressa sul barattolino usate l’olfatto, la vista ed il gusto per valutarne la freschezza.
4. gli avanzi della passata di pomodoro sono perfetti per essere congelati nelle vaschette per il ghiaccio: il sugo sarà a portata di mano quando avrai solo dieci minuti di tempo per preparare un pranzo.