Sushi Daily: ecco il galateo del sushi dall’arte di prepararlo a quella di metterlo in tavola

blank

Sushi Daily brand del Gruppo KellyDeli che in queste settimane vediamo in una campagna pubblicitaria multicanale in Italia che racconta l’arte di preparare il sushi da parte dei suoi maestri artigiani, ha chiesto a un team di designer i segreti per metterlo in tavola.

 

“La cura che noi mettiamo nella preparazione – spiega Massimo Mezzanotte AD di KellyDeli Italia – fa parte dalla cucina tradizionale giapponese e deve essere associata alla preparazione della tavola. Noi ci occupiamo della prima come spieghiamo nel claim della campagna “Cerca il volto della qualità”, che accompagna il consumatore in un viaggio in una terra lontana dove una mitica sushi chef, figura ispirata alla fondatrice dell’azienda Kelly Choi, condivide con dei volenterosi allievi tutti i segreti della preparazione che è appunto un’arte. Tuttavia non basta fare un sushi buono bisogna anche saperlo servire. Le designer che abbiamo coinvolto ci mostrano come i valori estetico filosofici di questa cultura andrebbero impiegati magari in un invito a cena con sushi a partire dalle nostre 100 ricette” conclude Mezzanotte.

 

Mise en place, impiattamento e corretta profumazione dell’ambiente sono i 3 capisaldi di un galateo di servizio da cui dobbiamo partire se vogliamo creare un’esperienza capace di attivare i cinque sensi e ricreare una atmosfera corretta per gustare un piatto di sushi.

La mise en place con Kazuyo Komoda – table designer – è prima di tutto “eleganza” che ritrova nei piatti di ceramica giapponese e nei bicchieri “art nouveau” e “art deco” acquistati nei mercatini d’antiquariato nel sud della Francia più che in Italia. Kazuyo Komoda si allontana dal solito piatto bianco o nero che qui in Occidente siamo abituati ad associare al suo paese, simbolo di minimalismo e essenzialità: “Per noi giapponesi è raro abbinare il sushi con i piatti bianchi perché non fanno esaltare i colori degli ingredienti, per questo propongo per le tavole per esempio oggetti d’epoca che sono la mia passione” afferma Kazuko Komoda.

 

“Una soluzione che amo è l’abbinamento dei piatti Ko-Imari, una delle porcellane giapponesi più rappresentative che tra la fine del 1800 e l’inizio del 900 furono esportate in Occidente in particolare verso la Francia e calici di baccarat art nouveau che nello stesso periodo ha prodotto una serie di collezioni ispirate al Giappone, il così detto stile japonesque. Anche lo scrittore contemporaneo Haruki Murakami descrive nel suo romanzo “Assassino del commendatore” la stessa tavola rendendo questo connubio di stili quantomai attuale. Un altro suggerimento è la tavola con piatti di ceramica giapponese contemporanea di Mitsuhiro Demachi, tipo Oribe con bicchieri sempre di baccarat ma di epoca art decò Luii, attualmente ricercatissimi dai ristoranti di sushi di fascia alta in Giappone” .

Giovanna Hoang food stylist e food blogger di origini orientali suggerisce di impiattare il sushi in modo semplice caratterizzando la composizione con fiori, germogli e altri ingredienti vegetali. “Mi sono inspirata alla delicatezza della natura per creare armonia ed equilibrio tra colori e sapori e per rendere il sushi ancora più seducente. La ricerca dei fiori e vegetali parte principalmente dall’orto e dalla stagionalità delle piante ma ci sono tante altre soluzioni che ci permettono di trovarli confezionati”.

 

Il ginger o meglio lo zenzero domina le note delle fragranze dedicate all’ambiente se si vuole servire il sushi. Parola di Laura Favaretto parfum designer “Quando si affronta uno spazio dedicato al cibo è sempre una sfida, perché si deve rispettare l’odore e la personalità di ciò che ci delizierà, i sapori dei piatti e la coerenza con ciò che viene proposto, il luogo di provenienza e lo spazio. Gli abbinamenti che propongo tengono conto della grande armonia comunicativa giapponese, le fragranze richiamano spazi aperti e fiori tipici: aloe, zenzero, tè verde, yuzu, sandalo e il salino del mare: questi ci aiutano a creare un legame tra i luoghi lontani ed il sushi e i suoi spazi tanto da diventare un vero e proprio richiamo tentatore”.

 

Kazuko Komoda

Nasce a Tokyo, dove si laurea in design presso Musashino Università delle Bell’Arti, intraprendendo successivamente la sua attività in design industriale ed architettura d’interni. Dal ‘89 vive e lavora a Milano. Ha partecipato a numerose mostre e manifestazioni in Europa e in Estremo Oriente. Collabora con varie aziende tra cui Acerbis International, Fabriano Boutique, Calligaris, Driade, Dornbracht, Elica, Fedrigoni, Ferrero, I 4 Mariani, Mogu, Moleskine, Panasonic, Pandora Design, Riva 1920, Sony e Yamaha Motor. Tiene seminari in importanti università in Italia e in Giappone. I suoi progetti sono collezioni permanenti dei musei come Triennale di Milano, the Museum fur Angewandte Kunst Köln, Museo Maguma e Musahsino Art University Library collection.

 

Giovanna Hoang

Food stylist e food blogger. Ama definirsi una milanese dagli occhi a mandorla perché scindere le sue origini asiatiche dall’amore per la sua città del cuore, Milano, è impossibile. Come impossibile sarebbe farle scegliere tra la cucina asiatica e quella italiana, perché le ama entrambe. “La petite Xuyen”, il suo blog, è il risultato di questa sfrenata passione. Una commistione di sapori e colori, con ricette di entrambe le culture ma anche di contaminazioni gustose. Un viaggio nelle sfumature della buona cucina dove chiunque potrà sedersi a tavola e gustarsi il suo piatto preferito.

 

Laura Favaretto

Parfum designer, crea esperienze olfattive perché non solo i colori permettono di suscitare emozioni e ricordi. Per Laura la diffusione in un ambiente di fragranze specifiche ci porta all’interno di un viaggio ad occhi aperti riscoprendo sensazioni passate, collegandole a nuove esperienze. Per Laura è quindi possibile creare la propria essenza per rendere unica la propria casa, ma non solo.

 

 

Decalogo Bacchette Giapponesi

 

12 tabù delle bacchette giapponesi

 

1. tataki bashi

L’azione di battere le bacchette sulla ciotola, per richiamare l’attenzione del cameriere al ristorante

 

2. sashi bashi

Infilzare il cibo con le bacchette viene considerato un segno di maleducazione.

 

3. sashi bashi

Il segno di puntare le bacchette contro una persona è considerato parecchio scortese per chi subisce quest’azione.

 

4. saguri bashi

Cercare i propri ingredienti preferiti con le bacchette all’interno del pasto.

 

5. tate bashi

Lasciare le bacchette in piedi nella ciotola di riso è considerato un rituale di offerta ai defunti.

 

6. kami bashi

Mordere le bacchette, alcuni bambini lo fanno, ma è considerato maleducazione.

 

7. neburi bashi

Leccare le bacchette è considerato indecoroso.

 

8. watashi bashi

Posare le bacchette su piatti o ciotole.

 

9. yose bashi

Trascinare i piatti e le ciotole con le bacchette.

 

10. mayoi bashi

Indugiare sul cibo muovendo le bacchette a mezz’aria.

 

11. hashi watashi

Scambiarsi il cibo l’un l’altro con le bacchette.

 

12 namida bashi

Far gocciolare la salsa dalle bacchette prima di mangiare è considerato sinonimo di sporcizia.

 

TENOHA IL PRIMO SPAZIO POLIFUNZIONALE DOVE SI RESPIRA L’ATMOSFERA DELLA CULTURA GIAPPONESE CONTEMPORANEA

 

A due passi dai Navigli a Milano come a Tokyo. In via Vigevano un “lifestye concept store” che racchiude diverse anime: Negozio, bar, ristorante, coworking e spazio per eventi, all’interno di un ex edificio industriale. L’idea nasce dal concept di Tenoha Daikanyama, fondato nel 2014 a Tokyo con l’intento di portare la cultura di italiana in Giappone.

 

Tenoha Milano non è solo uno store. All’interno dei suoi 2500 mq si trovano un bar e ristorante giapponese dal design moderno, uno spazio di co-working e uno spazio eventi ampio più di 1000mq ca.”

 

* IL CONCEPT STORE. Nel negozio, il primo spazio che troverete all’ingresso, potrete comprare tanti oggetti dal design minimalista e dalla chiara impronta nipponica. Ma c’è molto di più, soprattutto per la casa: vasi, vassoi, bicchieri, tovagliolini e tovagliette, oltre a piatti e teiere. Anche gli amanti del beauty potranno gioire, grazie a una piccola sezione dedicata, che si affianca a una piccola gamma di accessori e indumenti. Gli spazi sono ampi, luminosi, rallegrati da piante verdi ad ogni angolo.

 

* IL BAR E RISTORANTE. Tenoha ospita anche un bar e un ristorante adatti a ogni momento della giornata. Il menu prevede tanti piatti del Giappone. Tra gli antipasti spiccano la tartare di tonno e avocado, la poteto salada e l’ohitashi (verdure di stagione sbollentate condite con dashi e katsuobushi). Come piatti principali il wafu steak (filetto di manzo flambè al sake con soia e verdure), il tonkatsu (cotoletta di maiale croccante) e gli udon. A pranzo troverete piatti più semplici (tante insalate, udon e onigiri ) e anche per colazione e merenda ci sono diverse opzioni tra cui scegliere. In estate, c’è un mini dehors colorato in cui rilassarsi all’aria aperta.

 

* IL COWORKING E GLI UFFICI. Da Tenoha c’è anche un bello spazio di coworking e, addirittura, uffici condivisi. Il coworking è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, con accesso libero dalle 19 fino alle 23, mentre gli ‘shared office‘ sono disponibili 7 ore su 7, 24 ore su 23.

 

* LO SPAZIO PER EVENTI. A disposizione una maxi area da oltre 1000 metri quadrati pensata per ospitale eventi privati, mostre e installazioni.

 

TENOHA MILANO

Via Vigevano 18, 20144 Milano

02 80889147 | info@tenoha.it

Lascia un commento