I Bocconotti di Castel Frentano

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Il bocconotto di Castel Frentano, detto anche “castellino” è un dolce abruzzese che vanta validi estimatori anche fuori dall’Abruzzo.

Si tratta di una tartelletta di pasta frolla di forma troncoconica rovesciata preparata con olio extravergine d’oliva, farcita con una crema compatta a base di cioccolato fondente, mandorle e cannella. Al taglio si evidenzia la farcitura interna di colore scuro, di consistenza compatta e dal profumo fragrante di cioccolato, cannella e mandorle tostate. Il connubio tra la delicatezza dell’involucro di pasta frolla e il sapore più deciso della farcitura interna conferiscono al bocconotto castellino caratteristiche uniche.

Dove si produce: è un dolce di produzione tipica dell’omonimo comune e più in generale dell’area frentana con numerose varianti, spesso legate alle ricette gelosamente conservate e tramandate in ogni famiglia.

Come si prepara: si inizia con l’impasto della frolla setacciando 12 cucchiai di farina tipo “00” (dose per circa trenta bocconotti) in una ciotola e impastandola con 10 cucchiai d’olio extravergine d’oliva, amalgamando fino a ottenere delle grosse briciole. Si aggiungono 10 tuorli d’uovo, 10 cucchiai di zucchero e la scorza di un limone (solo la parte gialla) grattugiata. Si impasta di nuovo rapidamente per ottenere una pasta liscia da raccogliere a palla che si avvolge nella pellicola trasparente e la si lascia riposare in un luogo fresco per almeno un’ora. A parte si prepara la farcitura sciogliendo in una pentola con un litro e mezzo di acqua, 400 g di zucchero e 350 g di cioccolato fondente, portando ad ebollizione il composto mescolando di tanto in tanto. L’operazione di cottura deve procedere per circa un’ora e mezza; successivamente si aggiungono 350 g di mandorle tostate e macinate finemente, completando la cottura per altri 15 minuti. Una volta raffreddato l’impasto si uniscono 8 tuorli, si aggiunge della cannella e si pone nuovamente il composto su fuoco moderato mescolando continuamente, completando la cottura per altri 15 minuti.

Si lascia raffreddare nuovamente l’impasto mescolando di tanto in tanto. Con la pasta frolla si foderano gli appositi stampini in alluminio o acciaio inox (inizialmente erano di rame) del diametro di massimo10 cm e di 2-3 cm di altezza, precedentemente imburrati, e si riempiono con un cucchiaio di farcitura.
Si stende la pasta frolla rimasta e con uno stampino vuoto se ne ritagliano dischi da utilizzare per la copertura dei bocconotti, che verranno messi nel forno già caldo a 180°C e cotti fin quando risulteranno di un bel colore dorato. Una volta pronti vanno serviti con una spolverata di zucchero a velo.

Storia: la parola “bocconotto” viene menzionata per la prima volta nel Dizionario abruzzese del 1930 di Domenico Bielli, con la seguente didascalia: “BUCCUNOTTE: pasticcino di forma rotonda con ripieno di miele, crema, cioccolata, panna montata o altro”. Le pochissime notizie storiche che ci sono pervenute collocano l’origine di questo dolce intorno ai primi anni del Novecento. La tradizione popolare invece, come riporta Enzo Giordano su “Il Segno” (n.1 a. 1997), ne assegna la diffusione tra la fine del 1700 e l’inizio del 1800, quando in Europa si diffuse il cacao. Molto apprezzato anche fuori regione, costituisce uno dei dolci tipici più diffusi nelle tradizionali preparazioni casalinghe della zona.

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