Il libro della settimana. “Il mito delle origini” di Massimo Montanari
- Giustino Catalano
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“Il mito delle origini” di Massimo Montanari
Massimo Montanari è uno storico e medievista italiano, noto per le sue ricerche sulla storia del cibo, dei miti e delle tradizioni culinarie. E’ stato professore ordinario di Storia Medievale all’Università di Bologna e ha scritto numerosi libri e articoli sull’argomento.
Montanari ha anche lavorato a progetti di ricerca internazionali e ha partecipato a conferenze e convegni in tutto il mondo, contribuendo alla diffusione delle sue idee e alla promozione della sua disciplina..
Tra i suoi libri c’è “Il mito delle origini” in cui l’autore esplora la mitologia del cibo nell’antichità, mostrando come i miti alimentari siano stati strumento per spiegare le origini del mondo e per giustificare le pratiche sociali e religiose.
“Il mito delle origini” di Massimo Montanari è un’analisi approfondita delle origini del cibo nell’antichità. L’autore esplora come il cibo sia stato simbolo e strumento di potere nella storia, e come la mitologia e le tradizioni culinarie siano cambiate nel corso dei secoli influenzate dalle conquiste e dalle migrazioni.
Il libro è scritto in uno stile accattivante e accessibile, rendendolo adatto tanto agli esperti di storia quanto ai lettori interessati all’argomento. L’autore utilizza fonti storiche e letterarie per dimostrare le sue tesi, rendendo il libro una fonte preziosa per comprendere come il ruolo del cibo si sia trasformato col fluire della storia dell’uomo.
“Il mito delle origini” offre una prospettiva unica sulla storia del cibo e delle tradizioni culinarie.
A Montanari va riconosciuto di riuscire a combinare un’analisi accademica con una scrittura coinvolgente, rendendo il libro una lettura interessante e istruttiva per chiunque sia interessato alla storia del cibo e alle sue radici culturali.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.