In Abruzzo nasce la nuova DOCG Casauria
Ieri pomeriggio nel teatro comunale ad Alanno (Pescara) ha visto la luce la nuova Docg Casauria, la terza dell’Abruzzo dopo Colline teramane e Tullum.
Erano presenti molti dei sindaci dei 18 comuni il cui territorio è interamente o in parte compreso nella zona di produzione della nuova denominazione di origine controllata e garantita, Andrea Squarcia e Beatrice Bernabei in rappresentanza del Ministero dell’Agricoltura, Anna Maria Di Ciolla in rappresentanza del comitato Vini Dop e Igp, quale referente territoriale della Regione Abruzzo, e il vice presidente della Regione con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente, e si è portato a compimento un momento fondamentale per il complesso iter.
I tempi del completamento dell’iter
Non sarà il 2023 l’anno della prima vendemmia con la possibilità di indicare la Docg in etichetta, e forse neanche il 2024 perché l’istruttoria comunitaria ha tempi lunghi, – ha spiegato Roberta Cafiero, dirigente dell’Ufficio certificazione prodotti agroalimentari del Ministero – ma essendoci un forte sostegno nazionale i successivi passaggi a Bruxelles possono considerarsi delle formalità.
Il Comitato nazionale vini è stato convocato il 10 febbraio prossimo per esprimere il proprio parere sul disciplinare che è stato già sottoposto all’attenzione di produttori, amministratori locali e portatori d’interesse. Subito dopo ci sarà la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per consentire ulteriori osservazioni o opposizioni. Infine è prevista la trasmissione all’Ue.
Grande soddisfazione è stata espressa dall’enologo Concezio Marulli, presidente dell’associazione Casauria, che ha intrapreso il percorso per l’ottenimento della Docg nel cui direttivo sono anche Nic Tartaglia dell’omonima azienda, Lucio Cavuto (Castorani), Stefania Ricci (Guardiani Farchione) ed Enisio Tocco (Tocco Vini): “Siamo veramente felici di essere arrivati a questo risultato. – ha detto – Sarà una svolta per l’enoturismo e per l’esaltazione di una qualità già molto alta. Ho da subito trovato terreno fertile perché tutti i produttori erano felici di portare avanti questo progetto”.
Le aziende coinvolte
Oggi sottozona del Montepulciano d’Abruzzo Doc, Casauria è attualmente indicata nell’etichetta di 9 referenze di altrettante aziende: Nic Tartaglia, Pasetti, Chiusa Grande, Duchi di Castelluccio, Tocco, Zaccagnini, Guardiani Farchione, Rosarubra e Castorani, che è l’azienda che detiene la maggioranza del vino prodotto rivendicato.