Gli influencer servono davvero?

Influencer

Un episodio in cui una blogger/influencer chiede di mangiare gratis in un ristorante in cambio di pubblicità diventa virale, evidenziando il tema spinoso della pubblicità e della comunicazione.

In due casi simili gli chef di due ristoranti italiani hanno respinto le richieste ricevute da influencer rendendo note le vicende. La questione, tuttavia, non riguarda solo gli influencer ma anche i giornalisti. La differenza principale è che i giornalisti sono soggetti a regole precise e a organi di controllo che ne garantiscono la professionalità e l’indipendenza, mentre gli influencer non sono soggetti a tali norme e possono agire con maggiore libertà accettando regali e pubblicizzando i loro contenuti come “gifted by“. Purtroppo la distinzione tra le due categorie non è sempre chiara per il grande pubblico.

Come ha sottolineato lo chef Gianni Dezio, è importante capire quando un influencer agisce con professionalità e quando invece cerca solo di ottenere un vantaggio personale. Se un influencer ha una filosofia comune con il ristoratore e si impegna a promuovere in modo genuino il locale, allora può essere una buona opportunità di collaborazione. Se invece cerca solo di ottenere una cena gratuita senza offrire nulla in cambio, allora si tratta di un approccio sbagliato e poco professionale.

La questione della pubblicità e della promozione attraverso gli influencer è quindi un tema molto complesso e delicato, che richiede un’attenzione particolare da parte di tutte le parti coinvolte. Sia gli influencer che i ristoratori devono agire con professionalità e responsabilità, evitando di cadere nella trappola della promozione superficiale e poco genuina. Allo stesso tempo, è importante dare una maggiore consapevolezza al pubblico riguardo alla differenza tra pubblicità e giornalismo, in modo da evitare confusione e fraintendimenti.

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