Il dolce simbolo del Ramadan. Il Qatayef con ricetta.
- Giustino Catalano
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La storia del qatayef è radicata nella cultura del Medio Oriente, dove questo dolce viene spesso consumato durante il Ramadan.
L’origine del qatayef risale all’epoca degli antichi Egizi, quando venivano preparati dolci simili a quelli attuali, chiamati “ataif”. Tuttavia il qatayef ha subito diverse evoluzioni e modifiche nel corso dei secoli, assumendo forme e sapori diversi a seconda delle regioni e delle culture in cui è stato adottato.
Il qatayef è diventato particolarmente popolare durante il Ramadan, il mese sacro del calendario islamico, in cui i musulmani digiunano dall’alba al tramonto. Dopo il tramonto, si celebra la rottura del digiuno, detta “iftar”, durante la quale le famiglie si riuniscono per gustare cibi tradizionali e dolci.
Il qatayef viene preparato in diverse varianti, ma la versione più comune consiste in una sorta di pancake ripiegato a mezzaluna e farcito con crema di ricotta, mascarpone e zucchero. Il dolce viene poi fritto e servito caldo, spesso guarnito con granella di pistacchi e sciroppo di zucchero o miele.
Oltre ad essere un dolce tradizionale del Ramadan, il qatayef è diventato un simbolo di ospitalità e generosità nel mondo arabo. Le famiglie che lo preparano per i propri ospiti dimostrano il loro affetto e la loro gratitudine nei loro confronti.
Inoltre, il qatayef è diventato anche un’opzione di dessert molto popolare nei ristoranti mediorientali in tutto il mondo, grazie alla sua consistenza morbida e al sapore delicato.
Eccovi la ricetta
Ingredienti:
500 g di farina per dolci
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiaino di zucchero
1/4 cucchiaino di sale
500 ml di acqua tiepida
250 g di ricotta fresca
150 g di mascarpone
100 g di zucchero a velo
1 cucchiaino di acqua di rose
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
Olio di semi di girasole per friggere
Granella di pistacchi e miele per guarnire
Preparazione:
In una ciotola grande, mescolare la farina, il lievito, lo zucchero e il sale. Aggiungere l’acqua tiepida e mescolare fino a formare un impasto morbido. Coprire l’impasto con un canovaccio e lasciarlo riposare per circa 30 minuti.
In una ciotola, mescolare la ricotta, il mascarpone, lo zucchero a velo, l’acqua di rose e il cardamomo in polvere fino ad ottenere un composto cremoso. Coprire la ciotola con pellicola trasparente e mettere in frigo per circa 30 minuti.
Prendere l’impasto e formare delle palline della grandezza di una noce. Con l’aiuto di un matterello, schiacciare ogni pallina per formare un dischetto sottile.
Prendere un dischetto alla volta e mettere al centro un cucchiaino di ripieno. Richiudere il dischetto a metà per formare una mezzaluna e schiacciare i bordi con le dita per sigillare il ripieno.
In una padella, scaldare l’olio di semi di girasole. Friggere i qatayef per circa 2-3 minuti per lato, finché saranno dorati.
Rimuovere i qatayef dall’olio e metterli su un piatto foderato con della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso.
Guarnire i qatayef con la granella di pistacchi e il miele e servire.
Il qatayef può essere consumato sia caldo che freddo, e si conserva bene in frigorifero per alcuni giorni.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
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Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
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