Il libro della settimana. “Cucina con Ruben”. Le migliori ricette della tradizione giudaico-romanesca e non solo”
- Giustino Catalano
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“Che te voi magnà?”
Molti di voi avranno almeno una volta visto i video di Ruben Bondì che dal suo balcone inizia con il chiedere a qualcuno giù cosa voglia mangiare per poi prepararlo sul suo balcone con una piastra a induzione e poco altro e sottoporlo al giudizio del richiedente.
Questo simpatico e intelligentissimo ragazzo romano dal suo balcone di casa nel quartiere Monteverde di Roma è riuscito a catalizzare l’attenzione di un gran numero di follower, tra i quali anche il sottoscritto, raggiungendo il ragguardevole numero di oltre 840.000 followers su Instagram e più di un 1.500.000 seguaci su TikTok.
Numeri da record per Ruben Bondì , romano DOC con due grandi tradizioni di cucina ereditate dalle nonne e una passione morbosa per la buccia di limone grattata che, a me personalmente, ricorda Rita Abbagnale, cara amica scomparsa che la metteva anche sotto al piatto nel quale serviva le candele alla genovese, sostenendo che “alzasse” il gusto di ogni pietanza.
Classe 1997, Ruben a poco più di 25 anni rimbalza da quel balcone romano sugli scaffali delle librerie di tutta Italia.
“Cucina con Ruben” contiene la stessa ricetta che lo ha contraddistinto nei suoi video. La genuinità e la semplicità.
Con questi due “ingredienti” personali nel suo libro “Cucina con Ruben” edito da Cairo Editore si concretizza un viaggio nei sapori e nei colori della cucina tipica romana.
Primi, secondi, contorni e dolci rappresentano la tradizione culinaria giudaico-romanesca con un tocco personale dello chef, che rende le ricette ancora più particolari e accattivanti proprio come quella grattatina di buccia di limone.
Le ricette sono ben strutturate e facili da seguire, anche per i cuochi meno esperti.
Ogni ricetta è accompagnata da una descrizione dettagliata degli ingredienti e delle dosi necessarie, nonché da un’illustrazione delle fasi della preparazione. Inoltre, il libro è arricchito da aneddoti e curiosità sulla tradizione culinaria giudaico-romanesca, che rendono la lettura ancora più interessante.
Tra le ricette proposte, ci sono piatti tipici della cucina romana come la carbonara e l’amatriciana, ma anche piatti della tradizione ebraica come la zuppa di pollo con gli gnocchetti di matzah e i biscotti di Purim.
Le ricette sono corredate dalle bellissime fotografie di Micol Funaro che le rendono ancora più accattivanti. Uno di quei libri che vanno tenuti nella libreria di cucina ed ai quali fare capo per realizzare piatti che sostanzialmente sono veloci e gustosissimi.
Da queste pagine un grazie per il suo riso al forno che nella mia tradizione familiare è fortemente impegnativo e laborioso (sartù di riso) e nella versione di Ruben diviene semplice e ugualmente avvincente.
Che ve lo dico a ffà!
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.