Il prodotto della settimana: il fico bianco del Cilento
- Giustino Catalano
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Il fico bianco del Cilento DOP è una delle eccellenze della regione Campania e, in generale, dell’intero mezzogiorno italiano.
In particolare, il prodotto tutelato Fico bianco del Cilento DOP è quello derivato da uno specifico ecotipo della cultivar “Dottato”, che si è andato selezionando e diffondendo nel Cilento nel corso dei secoli: il “Bianco del Cilento”.
Il Fico Bianco del Cilento DOP ha colore giallo uniforme della buccia dei frutti essiccati che si trasforma in marrone per i frutti che subiscono un processo di cottura al forno.
La polpa è pastosa, dal gusto dolce, dal colore giallo ambrato, con acheni prevalentemente vuoti.
È prodotto in un’area che comprende 68 comuni a Sud di Salerno, dalle colline di Agropoli fino al Bussento, toccando numerosi comuni inseriti nel Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano.
È una storia antica quella che lega il Cilento ai fichi. Gli stessi infatti, furono introdotti nell’agricoltura locale dai coloni greci, secoli prima della nascita di Cristo, trovando un terreno fertile e un clima mite, perfetto per la crescita, tanto che, vista l’abbondanza, sin da subito nella zona si è ricorsi all’essiccazione per la loro conservazione.
La non facile deperibilità ha fatto dei fichi il “pane dei poveri” con cui si sfamava chi lavorava nei campi. Poi, successivamente, qualcosa è cambiato e, agli albori del Rinascimento, il cibo dei contadini piano piano è diventato un alimento pregiato da consumare soprattutto nel periodo natalizio.
(photocredit immagini Qualigeo)
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.