Boemia e Moravia: la giornalista del vino Helena Baker
- Rolando Marcodini
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Chi segue con attenzione questa rubrica avrà già notato che il mondo del vino in Boemia e in Moravia è in piena rifioritura, cosa incredibile ancora soltanto una dozzina di anni fa.
Un ruolo chiave l’hanno avuto le antiche tradizioni enologiche popolari di quelle due regioni dei Carpazi che fanno vino per largo consumo fin dal medioevo dopo aver visto le legioni romane piantare la vite dappertutto e che sono finalmente uscite dal letargo imposto dal regime precedente sia per la qualità del prodotto sia per la cultura del bere bene e in modo salutare. Ma senza delle guide affidabili e autorevoli non sarebbe stato possibile compiere in così pochi anni questo miracolo.
In precedenza abbiamo già parlato di Fedor Malík (in questo articolo e in quest’altro), docente della facoltà di Enologia dell’Università di Bratislava, ma intorno a lui si muovono molto bene anche altri critici, degustatori, giornalisti, sia cechi sia slovacchi, che si incrociano spesso proprio in Moravia, la regione vinicola che unisce ancora le due repubbliche ormai amministrativamente divise fra due stati, la Cechia e la Slovacchia.
Tra loro c’è una donna del vino di grande levatura, la ceca Helena Baker, una delle donne del vino più esperte e affidabili del mondo intero.
Helena è una grande personalità del mondo del vino appena oltre il confine austriaco. È nata a Praga, ma il destino l’ha portata a lungo in diverse parti del mondo. È da decenni che si occupa di vino ed è riuscita a scrivere una marea di articoli, libri, guide e nel mondo del vino di Cechia e Slovacchia è conosciuta e stimata da tutti. In Boemia e in Moravia, poi, è come un ariete.
Come riconosce lei stessa, la prima volta che si era accorta consapevolmente della classe di un ottimo vino è stata nel 1970 in Costa Azzurra, a Montecarlo, alla mensa degli ufficiali dello yacht M/Y Malahne che apparteneva al produttore hollywoodiano Sam Spiegel (quello, per intenderci, del famoso film su Lawrence d’Arabia), quando anche lei faceva appunto parte di quell’equipaggio. Ma questo è stato uno soltanto dei pittoreschi elementi del suo peregrinare per il mondo, perché sebbene sia nata a Praga ha passato più di 26 anni fuori dai confini della Cechia: Inghilterra, Montecarlo, Germania, Svizzera, Portogallo, Francia…
Il virus di quel vino che l’aveva allora fatta innamorare l’ha incuriosita e stimolata ad approfondirne la conoscenza, così ha continuato a farlo durante i successivi studi presso l’Institut Français du Royaume-Uni a Londra.
In poco tempo aveva fondato insieme con tre colleghi una società singolare, la Society for Discerning Tipplers (società degli ubriaconi esigenti), il cui unico compito era quello di degustare i vini del mondo intero. Nel 1987 e nel 1988 aveva disputato le semifinali dei concorsi di degustazione di vini indette dai quotidiani britannici Daily Mail e Daily Express, poi nel 1991 e nel 1992 aveva disputato le finali regionali per il titolo di “Wine Taster of the Year” organizzate dal Daily Telegraph. In seguito ha compiuto gli studi di enologia presso la prestigiosa London Wine and Spirit Education Trust Academy, dove ha ricevuto un Higher Certificate con lode nel 1994 e un WSET Diploma nel 1996 (ottenuto al primo tentativo!) e, una volta superati gli esami, è diventata Associate Member dell’Institute of Wines and Spirits. Da quel momento ha cominciato a condurre degustazioni e presentazioni di vino.
Tornata a vivere in Cechia nel 1995 dopo tanto viaggiare, è diventata consulente per The Prague Wine Society. È una delle co-fondatrici del ramo ceco del movimento internazionale Slow Food Convivium e dell’associazione ceca delle donne del vino Dámy Vína. È stata nominata Cavaliere du Cléray per la sua conoscenza dei vini della Valle della Loira ed è anche membro della Die Europäische Weinritterschaft e della Confrérie du Saber d’Or della regione dello Champagne come chevalier-sabreur.
Helena è un personaggio attivo, laborioso, non comune e attualmente vive nei pressi di Praga con il marito John Law Baker (che è Gallese e si occupa con successo di giornalismo in enologia e culinaria, nonché fa il giurato in vari concorsi). Hanno un podere e una piccola vigna in Moravia (750 piantine) e anche se non hanno sempre il tempo di occuparsene, se ne occupano molto volentieri i vicini e gli amici. Helena è impegnata in attività di autore, traduzione, conferenze e giornalismo con particolare attenzione al vino e alla gastronomia. Dal 1996 è membro del Sindacato dei giornalisti della Repubblica Ceca e della Travel press ceca. Nel 1999 è diventata membro della Fédération Internationale des Journalistes et Ecrivains des Vins et Spiritueux. Nel 2007 è stata la delegata di questa organizzazione per la Repubblica Ceca e la Slovacchia ed è diventata membro del consiglio di amministrazione.
Come degustatrice internazionale, è inserita nel catalogo “Guía de Catadores Internacionales”, edito dalla casa editrice All Wines Edition di Madrid 2004/2005 e ha ricevuto anche il premio di degustatrice del concorso mondiale Concours Mondial, della cui giuria fa quasi sempre parte. Ha un certificato di valutatore secondo gli standard internazionali ISO 8586 e come membro e presidente di giurie ha partecipato a più di cento concorsi enologici nazionali e internazionali in Francia, Belgio, Italia, Spagna, Portogallo, Ungheria, Moldavia , Polonia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Monaco, Brasile, Cile, Argentina, Uruguay, Sud Africa, ecc., comprese molte importanti competizioni in Cechia e Slovacchia.
È instancabile: scrive e traduce (dall’inglese al ceco e viceversa), principalmente di vino e di culinaria.
Fa parte di un gruppo eccezionale, collabora regolarmente con testate enogastronomiche specializzate anche all’estero con Hugh Johnson alla sua famosa Pocket Wine Guide (che traduce in ceco dal 2003) come Global Encyclopedia of Wine (Harper Collins, Sydney), 1.000 Wines of the World (Library Hachette, Paris), Yearbook of World Atlas of Wine by Hugh Johnson (Mitchell-Beazley, London), Oxford Companion to Wine (Oxford University Press) e World Atlas of Wines del duo di autori Hugh Johnson-Jancis Robinson (Mitchell-Beazley), ma non si limita alle collaborazioni. Helena Baker pubblica regolarmente fin dal 1999 una sua guida tascabile dei vini e delle cantine ceche (Kapesní průvodce po vinařstvich a vinech ČR).
Nel 2005 ha scritto un libro dedicato ai vini italiani (Italská vina) e ha pubblicato una sua raccolta di regole e raccomandazioni di vini (Kohout na vině); nel 2006 ha pubblicato due libri dedicati ai vini cechi: Kniha 100 bilých i 100 červených vin ČR; nel 2008 pubblica la guida alle regioni vinicole della Slovacchia (in ceco e in inglese).
Viaggia molto. Collabora instancabilmente con molte riviste e giornali, per esempio Beverage&Gastro, Sommelier, Vinařský obzor, Hotel Revue, Vino Revue e BarLife).
È consulente di numerosi programmi radiofonici e televisivi tra cui il popolare programma culinario “Kluci v akci”, che prevede anche un’edizione su carta stampata. Helena Baker ha anche un suo feuilleton in inglese: The Prague Post e tiene una rubrica fissa sul vino nel settimanale in lingua inglese The Prague Post e sul un portale Vinodoc.cz. Con il marito scrive insieme anche delle opere di narrativa con uno pseudonimo unico: Isabelle Klein.
Per chi fosse interessato ai vini cechi e slovacchi, Helena è dunque una validissima fonte di informazioni e una guida eccezionale per tutti gli eventi e potete contattarla tramite questi due ultimi link, ma anche sul suo portale, sul suo blog nonché su Facebook.
Ha smesso di giocare in cortile fra i cestelli dei bottiglioni di Barbera dello zio imbottigliatore all’ingrosso per arruolarsi fra i cavalieri di re Nebbiolo e offrire i suoi servigi alle tre principesse del Monte Rosa: Croatina, Vespolina e Uva Rara. Folgorato dal principe Cabernet sulla via dei cipressi che a Bolgheri alti e stretti van da San Guido in duplice filar, ha tentato l’arrocco con re Sangiovese, ma è stato sopraffatto dalle birre Baltic Porter e si è arreso alla vodka. Perito Capotecnico Industriale in giro per il mondo, non si direbbe un “signor no”, eppure lo è stato finché non l’hanno ficcato a forza in pensione da dove però si vendica scrivendo di vino in diverse lingue per dimenticare la bicicletta da corsa, forse l’unica vera passione della sua vita, ormai appesa al chiodo.