Lo Stappo: Valtellina Superiore Carteria Sandro Fay 2012

valtellina

Vi rivelo un segreto, a me piace il nebbiolo, sì lo so è un segreto di Pulcinella.

È il nostro vitigno nobile, è il pinot nero d’Italia (si intende come concetto non come caratteristiche), è il vitigno meno adattabile che abbiamo, ma dove cresce dà risultati sempre sorprendenti.

Oggi parliamo di un produttore iconico, un produttore che ha saputo utilizzare al meglio quello che la natura gli ha dato.

Sandro Fay

Prima però vi racconto brevemente dove questo produttore lavora.

La Valtellina zona di montagna, territorio caratterizzato da coltivazioni molto complicate a terrazzamenti e  la zona con la più alta esposizione al sole di tutta Italia.

Come spesso accade per i territori montani la conformazione è di origine morenica, la formazione delle varie aree è da attribuirsi allo spostamento dei ghiacciai e dei corsi d’acqua, per questo non abbiamo territori uniformi, ma grandemente sfaccettati. La Valtellina viene così suddivisa in 5 sottozone Sassella, Inferno, Maroggia, Grumello e Valgella ed è in quest’ultimo che Sandro lavora la maggior parte delle vigne.

La Valgella è caratterizzata da terreni acidi composti prevalentemente da sabbia, caratteristiche che donano grande freschezza ai vini, l’assenza di calcare è sopperita dalla presenza di graniti di varie dimensioni che apportano le note minerali che altrimenti andrebbero perse.

In queste zone Sandro gestisce la sua cantina dal 1973 supportato dai figli Marco ed Elena, 15 sono gli ettari vitati tutti ovviamente sviluppati su terrazzamenti, questo porta alla ricerca di vinificazioni separate per esaltare al massimo le differenze pedoclimatiche dei propri appezzamenti.

valtellina

Il Carteria si presenta come una chiavennasca (così viene chiamato il nebbiolo in Valtellina) ci aspettiamo che sia, fresco, deciso, fruttato, leggermente tannico, piacevolmente sorretto da note morbide che lo rendono avvolgente, poi guardiamo l’etichetta e ci rendiamo conto che questa bottiglia ha più di 10 anni e così ci stupiamo di come il tempo non abbia minimamente inficiato le caratteristiche del vino, ma lo abbia aiutato ad esaltarle ancora di più.

Ogni bicchiere sorprende per complessità e finezza, per struttura e freschezza e soprattutto per pulizia e godibilità.

 

Cos’altro dire…… #lanostravitaèincredibile

Lascia un commento