La Battaglia contro i No-Show: La Mossa dello Chef Christian Bau
- Giustino Catalano
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La Battaglia contro i No-Show: La Mossa dello Chef Christian Bau
Nel mondo della ristorazione di alta classe, il fenomeno dei “no-show” – persone che prenotano un tavolo e poi non si presentano senza annullare la prenotazione – è una problematica crescente.
Questa pratica causa non solo un mancato guadagno per i ristoranti ma anche uno spreco di risorse preparate in anticipo per gli ospiti attesi.
Per contrastare questo problema, lo chef tristellato Christian Bau ha introdotto una misura drastica nel suo ristorante Victor’s Fine Dining: una penale di 250 euro¹. A partire dal primo febbraio 2024, ogni prenotazione richiederà un deposito obbligatorio di 250 euro a persona, tramite carta di credito².
Questa somma verrà trattenuta in caso di mancata presentazione senza una cancellazione tempestiva, che è possibile fino a cinque giorni lavorativi prima della data prenotata².
Questa politica mira a incentivare una maggiore responsabilità da parte dei clienti e a proteggere il ristorante dalle perdite economiche. Inoltre, segue l’aumento dell’IVA nel settore della ristorazione, che ha visto molti ristoratori chiudere le loro attività o rispondere con un aumento dei prezzi².
Il Victor’s Fine Dining, noto per la sua eccellenza e per aver ospitato eventi prestigiosi come il Gala Dinner dell’ambasciata tedesca a Parigi, si distingue ancora una volta per la sua gestione innovativa e il suo impegno verso l’eccellenza².
In conclusione, la decisione di Christian Bau di imporre una penale per i no-show è un segnale forte nel settore della ristorazione di lusso, che potrebbe portare ad un cambiamento significativo nel compor
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.