Storie di polpette. Le polpette di spinaci ebraiche
- Giustino Catalano
- Ti potrebbe interessare Cibo, Cibo e tradizioni, Curiosità dal mondo, La recensione
Per le storie di polpette oggi parliamo delle e polpette di spinaci ebraiche.
Le polpette di spinaci, o polpettine di spinaci, sono un piatto tipico della tradizione ebraica, diffuso in diverse varianti in tutto il mondo. Conosciute come kbeh al-saq in arabo e keftes de espinacas in ladino, queste deliziose polpette racchiudono una storia ricca e un gusto inconfondibile.
Storia e Tradizione
Le origini delle polpette di spinaci si intrecciano con la storia della diaspora ebraica. Si pensa che la ricetta sia nata in Medio Oriente, diffondendosi poi tra le comunità ebraiche di tutto il mondo. In Italia, le polpette di spinaci hanno trovato terreno fertile nella cucina ebraico-romanesca, diventando un piatto simbolo della tradizione culinaria sefardita.
Ricetta e Ingredienti
La ricetta delle polpette di spinaci varia leggermente da regione a regione, ma gli ingredienti principali rimangono sempre gli stessi:
- Spinaci freschi o surgelati
- Uova
- Pangrattato
- Parmigiano grattugiato
- Cipolla tritata
- Aglio tritato
- Prezzemolo tritato
- Sale
- Pepe
- Olio d’oliva
Preparazione
- Soffriggere la cipolla e l’aglio tritati in olio d’oliva.
- Aggiungere gli spinaci e cuocerli finché non appassiscono.
- Sbattere le uova in una ciotola e unire il pangrattato, il parmigiano, il prezzemolo, il sale e il pepe.
- Amalgamare bene il composto di spinaci con il composto di uova, creando un impasto omogeneo.
- Formare delle polpette con l’impasto e friggerle in olio bollente fino a doratura.
- Servire le polpette di spinaci calde, da sole o con una salsa al pomodoro.
Consigli
- Per un sapore più intenso, potete aggiungere alle polpette spezie come noce moscata, cumino o paprika.
- Se l’impasto risulta troppo morbido, aggiungete un altro cucchiaio di pangrattato.
- Potete cuocere le polpette di spinaci anche al forno, per una versione più light.
- Le polpette di spinaci sono un piatto versatile che può essere gustato come antipasto, secondo piatto o contorno.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.