Mytilus Fest: 25 e 26 maggio per scoprire la cozza di Bacoli

Mytilus Fest: 25 e 26 maggio per scoprire il patrimonio culturale e la cozza di Bacoli

Mytilus Fest: 25 e 26 maggio per scoprire il patrimonio culturale e la cozza di Bacoli

“Di fronte al mare, la felicità è un’idea semplice”.

E se il mare è quello della costa flegrea, la felicità diventa segno distintivo e parte integrante del patrimonio culturale di questi luoghi.

Ed è proprio per celebrare l’unicum artistico ed enogastronomico di Bacoli che nasce il Mytilus Fest.

Frutto della collaborazione tra il comune di Bacoli e l’Associazione Culturale MSP (guidata da Bruna Manfredonia), tenutosi nelle giornate del 25 e 26 maggio u.s..

La mission della kermesse è la valorizzazione del territorio attraverso la creazione di virtuose collaborazioni tra operatori dell’intera filiera che, ad oggi, sono i principali attori del tessuto economico e di un turismo dalla vocazione internazionale.

Che la mitilicoltura sia praticata nella zona da tempi remoti è risaputo, ma non è altrettanto noto quanto l’attività ittica abbia forgiato il paesaggio bacolese e influenzato le mentalità degli abitanti.

Qui, infatti, si vive sul mare, con il mare, per il mare.

Qui, la cozza è prima paladina e divulgatrice della cultura enogastronomia di quest’angolo flegreo che nulla ha da invidiare alle più famose costiere campane.

 

E, per accorgersene, basta concedersi un tour a bordo della Iris di Lomar Dreams (con chiglia trasparente) per immergersi appieno nella storia e nella “cucina” del territorio.

Se Alessandra Fragale spiega taluni resti della Baia Sommersa (come la villa con ingresso a Protiro e il mosaico con decorazione a pelte a largo di Punta Epitaffio).

Cristoforo Costagliola, uno dei tanti mitilicultori del territorio, racconta il suo ruolo di Coordinatore Regionale A.M.A (Associazione Mediterranea Acquacoltori), le peculiarità della mitilicoltura a largo di Capo Miseno e come “uscire a mare” sia qui uno state of mind.

Di quei credo che neppure le difficoltà di un lavoro complesso e aleatorio riescono ad indebolire.

Ossimori che fanno pensare, ma che si risolvono in una compostezza sublime capace di catturare occhi e anima, spirito e corpo, mente e “gola”.

Ed infatti, come il panorama, anche la gastronomia locale parla di antiche tradizioni e declina l’appartenenza viscerale alla baia in piatti dall’indiscussa matrice flegrea.

La proposta di Greta Scuotto, titolare di Officina Meccanica Generale (a Bacoli), si presenta sin da subito come contemporanea interpretazione di ricette della nonna, imprimendo però alla tradizione quel quid necessario a veicolarla ad un pubblico giovanile, garantendone continuità.

Se l’aperitivo è una nitida istantanea della qualità del mitile e dei frutti di mare selezionati da Latomare Pescheria (del gruppo Eurofish).

Le portate successive testimoniano come Greta ed il suo team riescano a far interagire eccellenze autoctone e linguaggio moderno, per un risultato tutt’altro che banale e scontato.

Stessa chiave di lettura per i drink, acuti “twist on classic” di cocktail iconici, che realizzano – nel pairing – una consonanza di elementi composita e completa.

La grassezza della bruschetta con il pesto di cozze e con ricotta di bufala e limone, dialoga con la sapidità rinfrescante del Mytilus Drink.

Una rivisitazione del French 75, a base di Vodka in fat washing all’olio extravergine di oliva, sciroppo di alga kombu, Franciacorta Pasdosè, con side di cozza marinata al Franciacorta e pepe.

La verve dell’impepata di cozze e la rotondità ruffiana delle linguine cozze, pomodoro cannellino flegreo e peperoncini verdi si sposano al brio del FERDI-TONIC.

A base di vodka in fat washing all’olio extravergine di oliva, tonica home made con infusione di alga kombu, decotto di pepe e limone che richiama i profili gustativi dell’impepata e gli abbrivi pirazinici del peperoncino verde.

New generation e nuove frontiere anche in pasticceria.

Grazie all’estro e alla maestria di Salvatore Costagliola (pasticcere patron di Materia Prima Pasticceria Contemporanea, Bacoli) e la sua torta celebrativa del Mytilus Fest.

A base di pandispagna con leggera bagna al limoncello flegreo, cremoso alla mandorla cruda e crema pasticcera al limone flegreo; guarnizione di crema al cioccolato bianco e vaniglia del Madagascar.

Un boccone dall’eleganza golosa che conclude l’esperienza lasciando un piacevole ricordo.

Una full immersion da ripetere.

Un’occasione per scoprire angoli meno noti della costa campana, dal fascino inesplorato ed autentico.

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