Kiwi: frutto salutare, ma sostenibile?
- Domenico de Vincenzo
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Kiwi: frutto salutare, ma sostenibile? Sfide e opportunità per una produzione amica dell’ambiente
Il kiwi, apprezzato per il suo gusto unico e il ricco contenuto di vitamina C, è diventato un alimento sempre più presente sulle nostre tavole. Tuttavia, la sua coltivazione può avere un impatto ambientale significativo, se non gestita in modo sostenibile.
Produzione globale e benefici:
- La produzione di kiwi si concentra in Cina, Nuova Zelanda, Italia e Grecia.
- Il frutto è ricco di nutrienti e composti bioattivi benefici per la salute.
- Il suo successo commerciale è in crescita a livello internazionale.
Impatto ambientale:
- Preoccupazioni per l’uso di input agricoli: pesticidi, fertilizzanti e combustibili fossili.
- Inquinamento da nitrati: l’uso eccessivo di fertilizzanti azotati contamina le falde acquifere e danneggia l’ecosistema.
- Consumo di acqua: la coltivazione in zone aride richiede grandi volumi di acqua per l’irrigazione, con rischi di stress idrico.
Verso una produzione sostenibile:
- Migliorare l’efficienza nell’uso dell’azoto: analisi del terreno e fertilizzazione mirata.
- Adottare tecniche di irrigazione innovative: ridurre gli sprechi e ottimizzare l’utilizzo dell’acqua.
- Valutare sistemi di produzione ecocompatibili: agricoltura biologica e integrata.
Sfide e opportunità:
- Formazione e risorse: per supportare gli agricoltori nella transizione verso pratiche più ecologiche.
- Eco-schemi della PAC: incentivi per l’adozione di metodi di coltivazione sostenibili.
- Ricerca e innovazione: sviluppare tecnologie e soluzioni per una produzione più amica dell’ambiente.
Il kiwi può essere un prodotto sano e sostenibile, se la sua coltivazione viene realizzata con attenzione all’impatto ambientale. Promuovere pratiche agricole ecocompatibili, sensibilizzare i consumatori e investire in ricerca e innovazione sono elementi chiave per un futuro più verde per il kiwi e per l’intero settore agroalimentare.