Filiera della farina, Ri.Nova e Molini lanciano la tracciabilità 4.0
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Filiera della farina, Ri.Nova e Molini lanciano la tracciabilità 4.0
Un sistema che traccia in modo preciso e immutabile la filiera produttiva delle farine grazie alla tecnologia blockchain che permetta, al tempo stesso, di integrare informazioni volontarie come la sostenibilità ambientale lungo l’intero ciclo di vita del prodotto, dal campo alla vendita, secondo la metodologia LCA (Lyfe Cycle Assessment).
La novità arriva dalla proficua collaborazione tra Molini Industriali, azienda agroalimentare di Modena, e Ri.Nova, che a fine giugno, dopo due anni di lavoro, concluderanno le attività legate al progetto TRACCIARE – Blockchain per la tracciabilità dei cereali.
Finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del PSR 2014-20, e realizzato grazie al contributo di altri tre partner operativi (Elleciesse Finance, Eagri, Lca-Lab).
Il progetto ha dato ottimi risultati: il nuovo sistema è infatti operativo e funzionante all’interno dello stabilimento di Molini Industriali, capofila dell’iniziativa.
Grazie a questo nuovo sistema di tracciamento l’azienda modenese, attiva nella produzione e distribuzione di farine professionali, potrà controllare e registrare ogni piccolo passo di ogni singolo prodotto.
A partire dalla coltivazione del frumento nelle aziende agricole, passando per il conferimento nel centro di stoccaggio.
Per le successive fasi di controllo e lavorazione, fino all’eventuale confezionamento o al carico dello sfuso.
Tutte le azioni della filiera verranno monitorate per poi essere elaborate dalla tecnologia blockchain.
Una tecnologia all’avanguardia basata su blocchi di dati crittografati e non modificabili.
“Abbiamo chiuso il cerchio dopo oltre 18 mesi di attività – spiega Francesco Vacondio, direttore di Molini Industriali e responsabile del progetto -.
Iniziative come questa risultano facili da immaginare ma difficili da mettere in atto.
Noi, con il contributo di Ri.Nova e degli altri partner, ci siamo riusciti.
I problemi operativi riscontrati durante la fase di sviluppo sono stati superati e ad oggi siamo a pieno regime.
I test fatti su una piccola produzione di farina sono andati bene, presto i clienti potranno apprezzare il nuovo sistema di tracciabilità che abbiamo creato.
Ma questo è solo l’inizio.
Noi compriamo grano tenero e vendiamo farina, siamo sottoposti alla tracciabilità per norma di legge e i clienti spesso ci richiedono prodotti con caratteristiche predefinite e particolari.
Questo sistema ci semplifica il lavoro garantendo la sicurezza dei dati dei prodotti, ora dovremo imparare a sfruttarlo al meglio”.
Soddisfatto anche Claudio Selmi, responsabile scientifico del progetto per conto di Ri.Nova, che oltre a coordinare le attività ha lavorato in prima linea sull’individuazione degli indicatori di sostenibilità ambientale della farina di Molini Industriali adottando la metodologia del Life Cycle Assessment (LCA).
“Grazie a un ottimo lavoro di squadra abbiamo raggiunto un duplice obiettivo – sottolinea Selmi -.
Quello primario, ossia l’implementazione del sistema di tracciabilità delle farine del mulino modenese: sviluppato da Eagri con la tecnologia blockchain che sta prendendo sempre più piede in diversi settori, il sistema registra tutte le informazioni acquisite sul grano partendo dal campo per arrivare alla sua trasformazione in farina.
Ma abbiamo centrato anche il secondo bersaglio, quello relativo al livello di sostenibilità ambientale delle filiere, che potrà essere integrato nel sistema di tracciabilità.
Elaborando i dati raccolti abbiamo ottenuto alcuni indicatori di sostenibilità, come ad esempio il carbon footprint, che fornisce le emissioni di anidride carbonica durante il ciclo di vita della farina fino al cancello dello stabilimento, evidenziando le fasi produttive dove occorre lavorare di più per migliorare le performance ambientali”.