Storie di polpette. Di Bollito
- Giustino Catalano
- Ti potrebbe interessare Cibo, Cibo e tradizioni, Cibo nel mondo, Ricette
Storie di polpette. Di Bollito
Le polpette di bollito, note anche come polpette di carne lessa o polpette di avanzi di bollito, rappresentano un piatto semplice e gustoso della tradizione culinaria italiana, in particolare del Nord Italia.
Queste polpette, a base di carne bollita macinata, pane grattugiato, uova, formaggio grattugiato e spezie, conquistano il palato con il loro sapore ricco e la loro consistenza morbida e saporita.
La loro storia affascinante, le varianti regionali e la ricetta tradizionale tramandata di generazione in generazione le rendono un piatto speciale che regala un’esperienza culinaria autentica e genuina.
Le origini delle polpette di bollito si perdono nella notte dei tempi, intrecciandosi con la cultura contadina italiana e la necessità di utilizzare al meglio gli avanzi di cibo.
Si ritiene che questo piatto sia nato come modo per riciclare la carne bollita rimasta dalle preparazioni precedenti, trasformandola in un nuovo piatto gustoso e nutriente.
Nel corso dei secoli, le polpette di bollito si diffusero in tutta l’Italia settentrionale, subendo diverse varianti e adattandosi alle diverse culture culinarie locali.
In ogni regione, le polpette di bollito assunsero un’identità culinaria propria, diventando un simbolo della gastronomia casalinga.
Le polpette di bollito presentano diverse varianti regionali, ognuna con caratteristiche uniche che riflettono la diversità culinaria del Nord Italia.
La ricetta base prevede l’utilizzo di carne bollita macinata, come manzo, vitello o pollo, mescolata con pane grattugiato, uova, formaggio grattugiato, prezzemolo tritato, sale, pepe e altre spezie a piacere.
Il composto viene poi formato in polpette e cotto in padella con olio d’oliva, al forno o in umido. Le polpette di bollito vengono solitamente servite con purè di patate, verdure grigliate o insalata fresca.
Alcune varianti regionali includono:
- Polpette di bollito piemontesi: Tipiche del Piemonte, queste polpette di bollito sono spesso preparate con carne di fassone e vengono solitamente servite con purè di patate.
- Polpette di bollito lombarde: Tipiche della Lombardia, queste polpette di bollito sono spesso preparate con carne mista e vengono solitamente servite con verdure grigliate.
- Polpette di bollito venete: Tipiche del Veneto, queste polpette di bollito sono spesso preparate con carne di pollo e vengono solitamente servite con insalata fresca.
- Polpette di bollito trentine: Tipiche del Trentino-Alto Adige, queste polpette di bollito sono spesso preparate con carne di speck e vengono solitamente servite con polenta.
- Polpette di bollito friulane: Tipiche del Friuli-Venezia Giulia, queste polpette di bollito sono spesso preparate con carne di mucca e vengono solitamente servite con brodo di carne.
Ecco la ricetta tradizionale delle polpette di bollito:
Ingredienti:
- 500 g di carne bollita macinata (manzo, vitello o pollo)
- 100 g di pane grattugiato
- 1 uovo
- 50 g di formaggio grattugiato (parmigiano o grana padano)
- 1 cucchiaio di prezzemolo tritato
- Sale e pepe a piacere
- Olio d’oliva per cuocere
Preparazione:
- In una ciotola capiente, mescolare la carne bollita macinata, il pane grattugiato, l’uovo, il formaggio grattugiato, il prezzemolo tritato, il sale e il pepe.
- Formare con il composto delle polpette di circa 3-4 cm di diametro.
- Cuocere le polpette in padella con olio d’oliva caldo fino a doratura, oppure cuocerle in forno a 180°C per circa 20 minuti.
- Servire le polpette di bollito calde, con purè di patate, verdure grigliate o insalata fresca.
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.