Assicurazioni agricole, la sfida di Condifesa Romagna
- redazione
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Assicurazioni agricole, la sfida di Condifesa Romagna
Le polizze assicurative sono ormai a tutti gli effetti uno strumento fondamentale per gli imprenditori agricoli.
Ma è necessario rivedere l’impianto della cosiddetta difesa passiva: per Condifesa Romagna serve mettere al centro la tutela del reddito dell’azienda agricola, creando le condizioni affinché sempre più agricoltori scelgano di assicurare le proprie produzioni.
Durante l’Assemblea si voterà anche il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Condifesa Romagna.
“Il mandato triennale che arriva alla conclusione non è stato facile.
Con un rapporto tra sinistri e premi riconosciuti molto a sfavore delle compagnie assicurative: gelate, alluvioni, brinate, grandinate, trombe d’aria, siccità.
L’agricoltura romagnola non si è fatta mancare nulla e il nostro territorio è stato particolarmente colpito – riassume il presidente -.
Anche per questo si sono avute clausole assicurative peggiorative: come Condifesa Romagna abbiamo cercato di ragionare con le compagnie, abbiamo condotto trattative serrate per portare il massimo risultato per gli agricoltori.
Il nostro lavoro è stato apprezzato, abbiamo continuato ad anticipare i contributi dovuti dai soci e nel corso del triennio gli associati sono aumentati del 15% superando quota mille.
Davanti a questi scenari, anche per avere condizioni di maggior favore, è importante avere il maggior numero di imprese agricole assicurate e poter contare sulla contribuzione pubblica.
Condifesa nel prossimo triennio lavorerà per individuare forme assicurative win-win tra imprese agricole e compagnie.
Stiamo studiando le cosiddette polizze parametriche che, per semplificare il ragionamento, scommettono sull’accadimento di un determinato evento (gelo, grandine…) con una determinata intensità.
Non sostituiranno le polizze tradizionali.
Infatti ancora non sono così competitive, ma si potranno affiancare a queste e c’è sempre la possibilità di sviluppare fondi mutualistici a sostegno.
Pensiamo che rispetto al totale dell’investimento in polizze tradizionali.
Una diversificazione delle copertura del rischio con un 10-20% dedicato alle polizze parametriche possa essere una strategia interessante.
Così come è interessante implementare un modello misto di difesa attiva e passiva.
In questa direzione va il bando regionale Frutteti Protetti.
Esso prevede un’intensità dell’aiuto del 70% purché si adottino due apprestamenti di sicurezza tra sistemi di contrasto delle gelate tardive, strutture di contenimento degli eventi grandinigeni e di protezione dagli insetti e impiantistica per mitigare la siccità.
La sfida di Condifesa Romagna è di inserirci in questi percorsi garantendo polizze più leggere proprio perché si sono coperti attivamente i rischi, implementando poi polizze su queste strutture di difesa attiva.
In futuro diventerà necessario e premiante assicurarle”.