Un pasto da campioni? Non sempre

Un pasto da campioni? Non sempre

Un pasto da campioni? Non sempre

Le Olimpiadi di Parigi 2024 sono state teatro di un evento inusuale: la squadra britannica ha deciso di abbandonare il villaggio olimpico, trasferendosi in una struttura privata.

Il motivo? La qualità e la quantità del cibo servito nel villaggio non erano ritenute adeguate per sostenere le performance atletiche di alto livello.

Diverse sono state le lamentele degli atleti britannici riguardo al cibo servito nel villaggio olimpico.

Molti atleti hanno segnalato la presenza di alimenti poco freschi, cucinati in modo approssimativo e con una varietà limitata di ingredienti.

Le porzioni servite non erano sufficienti a soddisfare l’appetito di atleti che bruciano una grande quantità di calorie durante gli allenamenti e le competizioni.

Gli atleti hanno lamentato la scarsa presenza di cibi sani e bilanciati, fondamentali per ottimizzare le prestazioni sportive.

Gli atleti con allergie o intolleranze alimentari hanno trovato difficoltà a trovare opzioni adatte alle loro esigenze.

I menù non erano personalizzati in base alle esigenze nutrizionali dei singoli atleti, né tenendo conto delle diverse discipline sportive.

Una nutrizione inadeguata può avere gravi ripercussioni sulle prestazioni degli atleti.

Una dieta povera di carboidrati e calorie può compromettere le performance atletiche, causando affaticamento e stanchezza.

Le proteine sono essenziali per la riparazione e la crescita muscolare. Una carenza proteica può rallentare il recupero dopo l’allenamento.

Una dieta squilibrata può indebolire il sistema immunitario, rendendo gli atleti più suscettibili a infezioni e malattie.

Una carenza di alcuni nutrienti può influire negativamente sulle funzioni cognitive, compromettendo la concentrazione e la capacità di prendere decisioni rapide.

Di fronte a questa situazione, la squadra britannica ha deciso di prendere in mano la situazione.

Gli atleti sono stati trasferiti in una struttura privata dove sono stati seguiti da chef e nutrizionisti sportivi britannici.

In questo modo, gli atleti hanno potuto beneficiare di pasti personalizzati, preparati con ingredienti freschi e di alta qualità, e adatti alle loro specifiche esigenze nutrizionali.

Non ci è dato di sapere quanto sia vero che la qualità del cibo fosse scadente e a dirla tutta non ci pare possibile, certo è che la strategia adottata dai francesi per vendicarsi di quella degli inglesi nella Battaglia di Calais, ossia prenderli per fame, non ha funzionato.

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