La cucina favolosa, i fantastici racconti di cucina siciliana di Francesco Giuliano
- Margherita Musso
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La cucina favolosa, i fantastici racconti di cucina siciliana di Francesco Giuliano
Appena pubblicato dalla casa editrice palermitana Antipodes, “La cucina favolosa. Storie fantastiche di cucina siciliana” di Francesco Giuliano è un libro di ricette davvero sui generis: riunisce, infatti, bene venti ricette di piatti tipici della tradizione siciliana ma le introduce come se fosse dei racconti.
Come scrive nella premessa l’autore, scrittore e poeta e, al contempo, chef del Palermo F.C. CFA e docente di cucina e pasticceria,
“La cucina, da sempre ha avuto il potere di evocare ricordi, raccontare territori, facce, volti e dominazioni” ed ecco che ogni racconto che reca il titolo di una ricetta – Dalle Fave a cunigghiu alla deliziosa Pasta coi broccoli arriminati – è un tuffo ora in un ricordo d’infanzia quando l’autore, il piccolo Ciccio, andava in campagna coi nonni, ora nel famoso aneddoto dei ceci.
Durante lo scoppio dei Vespri Siciliani del 1282, i rivoltosi siciliani per scovare e arrestare gli Angioini oppressori erano soliti chiedere a chiunque incontrassero per strada di ripetere il termine ciciri, il nome siciliano dei ceci, la cui farina è la base per la preparazione delle famose panelle palermitane; solo i Francesi, pur sforzandosi, li pronunciavano sisiri e, così scoperti, erano arrestati e giustiziati; alcuni racconti paiono mescolare il sorprendente estro creativo dell’autore-chef con la più genuina leggenda.
Ed ecco che il lettore attento si lascia sedurre dalla vicenda dietro la quale è nata la ricetta del pani ca meusa, degli anelletti al forno o del cannolo e pare annusare, proprio come gli abitanti dei vicoli tra Piazza del Garraffo e Piazza Caracciolo, l’odore meraviglioso del Caciocavallo all’argentiera.
Ogni ricetta è un racconto, anzi una storia fantastica, proprio come recita il sottotitolo, mediante la quale Francesco Giuliano vuole trasferire amore e passione per la radici delle tradizioni culinarie siciliane, colorando qua e là, come fossero spolverate di granella di mandorle, cannella e chiodi di garofano, la vicende-ricette narrate con espressioni e termini siciliani ormai poco usati o pronunciati per condurre piccini ma, soprattutto, nostalgici grandi in un goloso viaggio d’amore.
sono un’antropologa culturale e appassionata studiosa di tradizioni culturali ma anche la blogger con lo pseudonimo di Marga Rina di Panormitania (http://panormitania.altervista.org/), dove promuovo eventi culturali e intervisto gli artisti locali che solleticano la mia curiosità. Grande è la mia passione per la scrittura nelle sue molteplici declinazioni: scrivo poesie, racconti, testi incentrati sull’Arte e gli artisti.
Da qualche anno, sono diventata organizzatrice e curatrice di mostre d’arte: oltre a redigere tutti i testi e le poesie e ad occuparmi della loro diffusione ai media con veci da addetto stampa, curo minuziosamente la grafica di ogni evento e la promozione, nella veste di social media manager, sui social network.
Il connubio tra arte e cucina è da qualche tempo divenuto sia un hobby che una vera grande passione.