Doctor Wine – Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025
- Susanna Schivardi
- Ti potrebbe interessare Un sorso di, Vino e olio
Doctor Wine – Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025
Presentazione della guida di Doctor Wine a Roma il 6 ottobre a Spazio Novecento.
Non si poteva mancare a uno degli eventi più importanti dell’anno, la presentazione della Guida di Doctor Wine, una serie di cantine scelte, assaggi di eccellenza, etichette di alta qualità. Tra i banchi di assaggio vi raccontiamo quello che ci ha colpito di più.
Partiamo dal Friuli-Venezia Giulia con la cantina Monviert, e assaggiamo Tricùr Bianco Riserva 2018, uscito appena due mesi fa quindi quasi un’anteprima. Riesling botritizzato, Friulano e Ribolla gialla, passaggio in acciaio e barrique, 2 anni di bottiglia. Molto strutturato, lungo, salino. Un bel bere.
Sempre in Friuli, Tunella, Biancosesto 2022, da Friulano e Ribolla, molto aromatico. Piacevole.
Da San Lorenzo Isontino, Gorizia, con cantina Pierpaolo Pecorari una spinta di freschezza e mineralità del Sauvignon blanc 2023, solo acciaio, molto buono.
Cantina Colterenzio, Sauvignon Riserva 2021, fermentazione in barrique e 10 mesi a contatto sui lieviti, 8 mesi di botte grande e 1 anno di acciaio. Un vino esaltante, corposo, strutturato, lungo.
Colli di Luni Doc, Vermentino etichetta nera 2023, cantina Lunae, da zona collinare, solo acciaio, molto buono, dalla mineralità suadente, delicato e piacevole.
Dalla Sardegna assaggiamo della cantina Pala, Stellato, Isola dei Nuraghi IGT Vermentino 2023, zona di Serdiana sopra Cagliari. Leggermente diverso dal Vermentino di Gallura, anche qui spiccata la mineralità, una vena di frutto giallo più intensa.
Per i bianchi indugiamo ai Castelli di Jesi, Marche, con la cantina Marotti Campi, il Luzano, Verdicchio Superiore dei Castelli di Jesi 2023, molto sapido, lungo, autentico col solo passaggio in acciaio, da vigne vecchie di 60 anni. Della stessa cantina il Salmariano, Riserva 2021, con un passaggio per il 20% in tonneau, non ancora in commercio. Un’esplosione salina in bocca coinvolgente e persistente. Molto buono.
Sempre di Jesi, il Verdicchio di Tenuta di Tavignano, Misco, Classico Superiore 2022, un vino spintoso.
Tra i rossi di Monviert, Schioppettino Riserva 2019, da uve di due zone diverse, Prepotto dove si esalta il gusto del pepe nero, le spezie, e poi dalla zona più calda dove si trova la cantina, per le note di frutto. Legno di botte grande e barrique, un bel riposo in bottiglia, fanno di questo vino un prodotto eccellente.
Di Bera, Piemonte, assaggiamo Barbaresco 2021 e la Riserva 2017, due vini molto agili ed eleganti nonostante l’età, un bere verticale, diritto, piacevole che richiama il sorso.
Ottimo di Tua Rita, a Suvereto, il Redigaffi Merlot 2021, in purezza, lavorazione in piccole botti di rovere, levigato, tannino setoso, lungo in bocca. Dal miglior lotto di Merlot della tenuta, struttura solida, prugna, liquirizia dolce e cannella. Si può attendere ancora perché arrivi alla sua evoluzione ottimale.
Tenuta di Trinoro, a Sarteano (SI), Toscana Rosso IGT 2021, da Merlot e Cabernet Franc, tannino perfetto, vino potente ed elegante, frutto polposo, peperone e lavanda. Meraviglioso.
Scacciadiavoli, cantina umbra, esplosione di simpatia oltre che di bontà. Iacopo Pambuffetti ci propone il Rosé, Vino Spumante brut metodo classico de uve autoctone, 24 mesi sui lieviti, floreale, con sentori di mela e agrume.
A seguire Spoleto Doc Trebbiano Spoletino 2022, anfora e botte di legno, profumo di spezie ed erbe officinali, buone acidità e freschezza.
Infine, il Montefalco Sagrantino Docg 2020, botti di rovere francese, tonneau e barrique, intenso al naso, frutti rossi piccoli, corposo.
Al gusto equilibrato, fruttato e persistente. Buona la spinta acida. Promette longevità.
Terminiamo con la Tenuta di Fiorano alle porte di Roma, dove il Principe Alessandrojacopo Boncompagni Ludovisi produce il Fiorano Vino Rosso 2016, ottenuto da Merlot e Cabernet Sauvignon, 3 bicchieri Gambero Rosso, colore di media concentrazione, dai sentori corposi, di frutti rossi piccoli, balsamici e lievemente affumicati. Elegante.
Grazie a Doctor Wine per il bellissimo evento e ai rappresentanti delle cantine che hanno chiacchierato con noi.
Laureata in Lettere antiche, inizio a scrivere da giovanissima e divento pubblicista. Da giugno 2024 sono giornalista professionista, regolarmente iscritta presso l’ordine regionale del Lazio. Collaboro con varie riviste online, nel 2019 inizio a curare una rubrica che si chiama Sulla Strada del Vino, insieme al mio collaboratore Massimo Casali, sommelier e master sommelier di grande esperienza. Da quel momento comincia una fitta esperienza nel mondo del vino, visito cantine, partecipo a press tour e mi dedico a eventi, specialmente su Roma, scrivendo per la testata www.gliscomunicati.it, Vinup e Lavinium, in particolare l’ultima che è una rivista di settore.
La passione per il vino mi permette di viaggiare e conoscere diverse realtà. L’amore per l’arte e l’antichità si fonde perfettamente con questo mondo che racchiude in sé opportunità uniche per approfondire il territorio e la storia del nostro paese.
Uno degli obiettivi è quello di spaziare e andare a scoprire le realtà vinicole anche all’estero, per approfondire e specializzarmi.