Piadine a confronto!
- Domenico de Vincenzo
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Piadine a confronto!
Il mercato delle piadine è in costante crescita, con una varietà impressionante di opzioni: dalle piadine classiche a quelle IGP, integrali, biologiche, senza strutto e senza glutine.
Per aiutarti a scegliere il prodotto migliore, abbiamo confrontato 45 piadine, valutando ricette e profili nutrizionali.
In questo articolo esamineremo le caratteristiche di ognuna, le differenze principali e i punti di forza e debolezza, inclusi gli ingredienti, gli additivi e i valori nutrizionali.
Le piadine IGP (Indicazione Geografica Protetta) si distinguono per la loro autenticità e legame con il territorio romagnolo. Esistono due versioni principali:
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Compatta e friabile: Diametro tra 15 e 25 cm, spessore di 4-8 cm.
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Alla riminese, morbida e flessibile: Diametro di 23-30 cm, spessore fino a 3 mm.
La ricetta è semplice, ma lascia spazio a variazioni. Gli ingredienti obbligatori includono farina di grano tenero o farro, acqua, sale (fino al 2,5%) e grassi (fino al 25%), che possono essere strutto o olio d’oliva. Purtroppo, l’uso del difosfato disodico (E450), un additivo che potrebbe aumentare il rischio cardiovascolare, è comune nelle piadine IGP.
La quantità di grassi nelle piadine IGP varia: con lo strutto, i grassi saturi raggiungono il 4,7%, mentre con l’olio extravergine d’oliva (EVOO) scendono all’1,4%.
Per quanto riguarda il sale, alcuni prodotti superano i 2g per 100g, un livello preoccupante, dato che un consumo eccessivo di sale può aumentare il rischio di malattie come il diabete e l’Alzheimer.
Tra le piadine non IGP troviamo una maggiore varietà.
Le piadine di Esselunga, ad esempio, offrono ottime alternative con strutto o EVOO, senza additivi problematici. Carrefour e Coop propongono invece piadine con ricette più tradizionali, ma con lievito di birra o alcol etilico.
Le piadine biologiche si distinguono per l’assenza di additivi controversi.
Tra i prodotti bio, spiccano quelle di Esselunga e Carrefour, che utilizzano farina integrale e olio EVOO al 7%. Questi prodotti sono più sani e rispettosi dell’ambiente, grazie all’utilizzo di ingredienti provenienti da agricoltura biologica certificata.
Le piadine senza glutine presentano alcune sfide, poiché l’assenza di cereali contenenti glutine richiede l’uso di additivi per mantenere l’elasticità.
Le ricette senza glutine più naturali sono quelle di Fior di Loto, che utilizza solo due additivi non problematici.
Tuttavia, le piadine senza glutine di Conad e Coop contengono fino a cinque additivi, tra cui E466 (carbossimetilcellulosa) e E415 (gomma di xanthan), associati a disturbi intestinali.
Alcuni prodotti low-cost, come quelli di Esselunga Smart, Eurospin e Todis, si qualificano come ultra-processati.
Questi prodotti contengono aromi sintetici e additivi come i mono- e digliceridi degli acidi grassi e la gomma di guar, rendendoli meno salutari rispetto alle piadine più naturali.
Nella scelta delle piadine, è importante considerare la qualità degli ingredienti, l’assenza di additivi problematici e il contenuto di grassi e sale.
Le piadine biologiche, come quelle di Esselunga e Fior di Loto, offrono la migliore combinazione di gusto e salute, mentre le piadine senza glutine richiedono attenzione per evitare prodotti con troppi additivi.
In generale, se vuoi gustare una piadina sana e autentica, punta su quelle con ingredienti semplici e naturali, evitando i prodotti ultra-processati.