La nuova Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2025
- Manuela Mancino
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La nuova Guida ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso 2025
Una svolta rispetto agli anni precedenti, scandita da un nuovo approccio al panorama della ristorazione del Bel Paese e segnata da un restyling del progetto editoriale.
Una guida in cambiamento quella ai Ristoranti d’Italia del Gambero Rosso che, in questa edizione del 2025, si propone come un vademecum capace di orientare i fruitori in un settore in continua trasformazione.
Ed infatti, nuovi concept emergono, nuove sfide si presentano, nuovi interrogativi si pongono a chef e ristoratori, sempre più orientati verso forme ibride del loro modus operandi, nel segno della qualità costante delle materie prime e del servizio in sala.
Metamorfosi anche grafica per una guida che mira a rendere più avvincente e meno schematica la lettura, soprattutto in un periodo storico come l’attuale, in cui la vita è scandita da ritmi frenetici della quotidianità.
Spazio dunque alle immagini di paesaggi e dei piatti regionali della tradizione.
All’inserimento di nuovi simboli più intuitivi (come il razzo per le avanguardie e lo smile per il miglior rapporto qualità/prezzo) e a schede più snelle, per aiutare il lettore ad orientarsi tra tradizione, innovazione e creatività.
2.425 i locali censiti dalla Guida, tra ristoranti, trattorie, wine bar, bistrot, locali internazionali, con ben quattrocento novità che sembrano confermare le tendenze di essenzialità, linearità dei concept e valorizzazione dell’esperienza del cliente.
I numeri della Guida
Sei nuovi ingressi tra le eccellenze, 22 i Premi Speciali con due novità: Cioccolato. L’abbinamento sorprendente e la cantina più bella da visitare.
Le Tre Forchette
A guidare la classifica delle Tre Forchette, Niko Romito con il suo Ristorante Reale a Castel di Sangro (AQ), insieme a Enrico Crippa, con Piazza Duomo ad Alba (CN), che ottengono un punteggio di 97 centesimi.
Seguono, con 95 centesimi, il ristorante Atelier Moessmer Norbert Niederkofler e Osteria Francescana di Massimo Bottura che scende di un gradino, pur distinguendosi per il Premio Speciale Novità dell’Anno con il suo Al Gatto Verde a Modena.
Rispetto al 2024, salgono a 52 le Tre Forchette, con l’ingresso di sei nuove eccellenze, sempre più giovani e creative.
Tra le avanguardie, spiccano il Ristorante Dina di Alberto Gipponi a Gussago (BS) e I Tenerumi del Therasia Resort di Davide Guidara a Vulcano (ME).
L’argine a Vencò di Antonia Klugmann a Dolegna del Collio (GO) si distingue altresì come Forchetta Verde per il suo impegno nei confronti della sostenibilità.
Tra le altre novità, da segnalare Andrea Aprea Ristorante a Milano, Dalla Gioconda a Gabicce Mare (PU), daGorini a Bagno di Romagna (FC).
I Tre Gamberi
Sono 40 le trattorie con Tre Gamberi, che si presentano sempre più come interpreti ed artefici di una cross-contaminazione tra tecniche proprie dell’alta cucina, menu prevalentemente territoriali e cantine di ricerca.
Otto le novità, tra cui Arieddas – La Cucina della Marmilla, mentre Agra Mater a Colmurano (MC) riceve il Gambero Verde per la sua grande attenzione all’ambiente.
Le Tre Bottiglie e i Tre Mappamondi
Sul fronte dei wine bar, ben undici i premiati con le Tre Bottiglie, con la new entry dell’Enoteca della Valpolicella a Fumane (VR).
In un’Italia sempre più multiculturale, sale anche il livello della proposta oltre confine, con otto Tre Mappamondi, premiati per la lora capacità di offrire una cucina etnica reinterpretata in chiave contemporanea, contraddistinta dalla qualità della materia prima.
Due le novità: il cinese Il Gusto di Xinge a Firenze e Vero – Omakase Rooftop a Nola (NA).
Le Tre Tavole
Nella nuova edizione, le “Tavole” sostituiscono le “Cocotte”, a testimoniare la radicale trasformazione dei bistrot odierni che riescono a proporre offerte veloci, ma curate nei dettagli.
Sono undici, infatti, le insegne a ottenere il massimo punteggio, contraddistinte da sapori semplici e tradizionali, in location curate ed eleganti. S
ette le novità: Ahimè a Bologna, Al Callianino a Montecchia di Crosara (VR), Epiro a Roma, Nana Piccolo Bistrò a Senigallia (AN), Nidaba a Montebelluna (TV), Scannabue a Torino, Silvano Vini e Cibi al Banco a Milano.
I 22 Premi Speciali
Cuoco Emergente: Antonio Lerro del Riva Restaurant del View Place Hotel – Numana (AN);
Novità dell’anno, partner Partesa: Al Gatto Verde, Modena;
Il Ristoratore dell’anno, partner Cantele: Benedetto Rullo, Lorenzo Stefanini, Stefano Terigi del Giglio, Lucca;
Miglior proposta di piatti di pasta, partner Pastificio dei Campi: Osteria Arbustico all’Hotel Royal, Capaccio Paestum (SA);
Miglior pane in tavola, partner Petra Molino Quaglia: Il Colmetto, Rodengo Saiano (BS);
Ristorante che valorizza al meglio l’olio evo italiano, partner Frantoio di Santa Téa: Campiello, San Giovanni al Natisone (UD);
Menù degustazione dell’anno, partner Goeldlin Chef: Podere Belvedere Tuscany, Pontassieve (FI);
Miglior proposta vegetariana, partner Consorzio Vini Alto Adige: Cucina Villana a Villa Fenicia – Ruvo di Puglia (BA), Antica Osteria Nonna Rosa – Vico Equense (NA);
Miglior pre-dessert, partner Ice Team 1927: Sustanza, Napoli;
Pastry Chef dell’anno, partner La Bella Estate Vite Colte: Elena Orizio della Trattoria Contemporanea – Lomazzo (CO), Valentina Marzano del Viandante – Rubiera (RE), Antonio Colombo del Votavota – Ragusa;
Miglior Carta dei Vini, partner Tenuta Sette Ponti: Del Belbo da Bardon – San Marzano Oliveto (AT), Il Capanno – Spoleto (PG), Locanda Mammì – Agnone (IS);
Proposta al bicchiere, partner Ruggeri & C.: Villa Maiella, Guardiagrele (CH); di bere miscelato, partner Bibite: Il Piccolo Principe del Grande Hotel Principe di Piemonte, Viareggio (LU);
Carta dei distillati, partner Grappa: Osteria Nuova, Anzio (RM); servizio di sala, partner Casolaro Hotellerie: Pascucci al Porticciolo, Fiumicino (RM);
Miglior sommelier, partner Roberto Sarotto: Zaira Peracchia, 177 Toledo, Napoli;
No food waste, partner Krombacher: Reis – Cibo libero di montagna, Busca (CN);
Qualità prezzo, partner Cesari – Valpolicella:
Le Vigneron – Arvier (AO);
La Locanda del Falco – Valdieri (CN);
La Loggia – Camogli (GE);
Il Colmetto – Rodengo Saiano (BS);
VI.OR di Villa Ormaneto – Cerea (VR);
Lerchner’s in Ruggen – San Lorenzo di Sebato/Sankt Lorenzen (BZ);
Nerodiseppia – Trieste;
La Risulta – Perugia;
Dogma – Roma;
Zunica 1880 – Civitella del Tronto (TE);
Locanda Mammì – Agnone (IS);
Oasis Sapori Antichi – Vallesaccarda (AV);
Origano Cibo e Vino – Palmariggi (LE);
Antica Osteria Marconi – Potenza;
L’Osteria dei Frati – Roncofreddo (FC);
Da Fagiolino – Cutigliano (PT);
Agra Mater – Colmurano (MC);
Osteria Zero – Taurianova (RC);
Terrazza Costantino – Sclafani Bagni (PA);
Amano – Cagliari.
Tradizione futura, partner Inalpi:
Agnese Loss di Osteria Contemporanea – Gattinara (VC);
Daniele Rebosio di Hostaria Ducale – Genova;
Tommaso Bonseri Capitani di Mountain Lodge del Sunny Valley Kelo Mountain Lodge – Valfurva (SO);
Emin Haziri di Procaccini Milano – Milano;
Chiara Pannozzo di Bue Nero – Verona;
Silvia Banterle di Stilla – Colognola ai Colli (VR);
Elvis Dedi di San Martino 26 – San Gimignano (SI);
Carlotta Delicato di Delicato – Contigliano (RI);
Gianluca Mangiapia di John Restaurant a Casa Madre – Afragola (NA);
Francesca Barone di Fattoria delle Torri – Modica (RG).
Cioccolato. L’abbinamento sorprendente, partner Domori: Cracco in Galleria, Milano per la crema al cioccolato, lenticchie alla vaniglia e piselli;
Miglior piatto con lo speck, partner Recla: Anna Stuben dell’Hotel Gardena, Ortisei/Sankt Ulrich in Gröden (BZ) per la sella di capriolo con broccoli estivi, finferli e speck dell’Alto Adige;
La cantina più bella da visitare, partner Enoteca Esselunga: La Stüa de Michil dell’Hotel La Perla – Corvara in Badia/Corvara (BZ).