Prataioli o Agaricus Campestris
- redazione
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Questo piccolo funghetto molto apprezzato in cucina e conosciuto, nasce nelle praterie d’ Europa e nord America. Esistono vari esemplari di vario colore e vari nomi commerciali; fungo bianco, fungo coltivato, champignon, fungo di castagno ecc. (commestibile)
Si tratta di una specie coltivata in molti paesi, in questo caso prende il nome di Agaricus bisporus, tra le più consumate al mondo.
Il cappello, particolarmente carnoso, e di colorazione variabile dal bianco al rosso bruno. Può raggiungere dimensioni massime di 10 cm, negli individui adulti, mentre un prataiolo giovane ha una forma di globo con colorazione biancastra. Sotto il cappello le fitte lamelle hanno un colore rosa tendente al rosso scuro in esemplari adulti. È un fungo che si trova nelle radure boschive o nei prati incolti, si sviluppa dalla tarda primavera fino all’autunno inoltrato
In cucina, i prataioli devono essere consumati freschi appena raccolti; oppure ben puliti e avvolti da una pellicola trasparente possono essere messi in frigo per 2/3 giorni. Si possono cucinare semplicemente in padella trifolati, oppure tritati e soffritti nel burro, o ancora impastarli con sale e pepe preparando un ottimo contorno ad un secondo piatto. Possono essere preparati crudi con olio, limone, sale e pepe. Se il cappello è abbastanza grande può essere riempito l’incavo con pan grattato, burro, aromi e messo in forno. Insomma tante idee per una specie di fungo comune e saporito.
Attenti sempre nel riconoscere bene il prataiolo perché, come tutte le altre specie hanno il loro simile non commestibile. Uno di questi è l’amanita Verna (velenoso).
Fungo mortale simile al prataiolo ma con il gambo più lungo e le lamelle bianche non rosa o rosso mattone.
Allora buon appetito!