Cipolla di Tropea: il farmaco da tavola alleato del cuore e della digestione
- Loreto Nemi
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Sotto l’ombrellone porta con te una fresca insalata estiva a base di fagioli, sedano, pomodori e non dimenticare la cipolla di Tropea.
Niente paura! Rispetto alle altre cipolle rosse, quella di Tropea è molto più facile da digerire e lascia un’impronta meno forte sull’alito.
La cipolla di Tropea è uno straordinario prodotto IGP coltivato in una stretta striscia di terra argillosa che corre da Tropea fino a Monte Poro, tra le province di Cosenza e Vibo Valentia.
Arrivata con i Fenici, la cipolla di Tropea ha perfezionato il suo sapore nel corso dei secoli grazie al terreno sabbioso vicino al mare e al clima sempre mite tipico della Calabria. Le sue straordinarie virtù terapeutiche erano conosciute sin dai Romani eancora oggi viene considerata un vero e proprio farmaco da tavola.
Svolge così 3 azioni benefiche per la nostra salute:
La cipolla di Tropea contiene un formidabile mix di sostanze solforate e di polifenoli che ci protegge da infarto e ictus. Nel 2008, l’Istituto Mario Negri di Milano ha effettuato uno studio sui benefici della cipolla di Tropea su 760 persone reduci da un attacco cardiaco e 682 individui sani. Dai risultati, pubblicati sull’European Journal of Nutrition, risulta che mangiare una cipolla a settimana riduce il rischio d’infarto fino al 20%.
La cipolla di Tropea è un potente antistaminico naturale grazie alla quercetina, un flavonoide che impedisce il rilascio di istamina, combatte le reazioni allergiche al polline e rafforza il sistema immunitario.
Secondo il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro, i composti solforati presenti nella cipolla giocano un ruolo importante nella prevenzione del tumore allo stomaco e al colon. A dirlo è anche l’Università di Guelph in Canada che ha sottolineato come la cipolla di Tropea è la più ricca al mondo di quercetina e antociani, ossia le sostanze che creano un ambiente sfavorevole per le cellule tumorali al punto da inibirne la crescita e portarle più rapidamente alla morte.
Meglio cruda o cotta?
Meglio la cipolla cruda perché offre il suo massimo potenziale sia per la salute che per il palato. Cruda mantiene intatti i composti fenolici e solforati che rallentano l’invecchiamento cellulare.
Masticando a lungo la cipolla, i solfossidi entrano in contatto con l’enzima allinasi che senza il taglio resterebbe imprigionato nella cellula ma che nel rilascio aumenta la biodisponibilità di questi composti.
Anche la cipolla cotta fa bene alla salute, perché contiene l’inulina, una fibra prebiotica (presente anche nella cicoria) che stimola l’attività dei bifidobatteri dell’intestino, indispensabili alleati della digestione.
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Dietista, Nutrizionista, Specialista in Scienze della Nutrizione Umana, Perfezionato in Fitoterapia. Docente al corso di Laurea in Dietistica e al Master di I e II Livello in Nutrizione dell’Università Cattolica di Roma (Policlinico Agostino Gemelli). Docente e Cultore della Materia in Endocrinologia e Nutrizione Umana presso Scienze Motorie, Università Cattolica Milano. Riceve presso lo studio medico di Roma, via di San Pancrazio 7A. Telefono: 06 96 70 18 88 – loretonemi@gmail.com – Sito web – Facebook