Pasta ‘ncaciata: antica tradizione siciliana
- Giuseppina Maria Rosaria Sgro
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Uno dei piatti più noti della cucina siciliana, in particolare di quella messinese, è la Pasta ‘ncaciata che significa “incassata”, ossia messa e cotta nel forno.
Per questa pietanza particolarmente ricca e gustosa vengono impiegati per lo più i maccheroni, che vengono cotti al dente e poi uniti al condimento.
In particolare a Mistretta, un piccolo paese della provincia di Messina, questa pasta viene adagiata su uno strato di brace ardente e, una volta inserito il coperchio, viene anche coperta di brace. Questo particolare metodo di cottura è detto “U ‘ncacio”, che sarebbe appunto il rivestire la casseruola con la brace.
La Pasta ‘ncaciata è anche uno dei piatti preferiti dal commissario Montalbano, il famoso investigatore siciliano proposto dalla TV.
La preparazione di questo piatto prelibato è abbastanza semplice. Di seguito, la ricetta.
Per 6 persone
500 g di maccheroni
4 melanzane
100 g di fegatini di pollo
250 g di polpa di vitello macinata
60 g di salame
90 g di piselli sgranati
300 g di polpa di pomodoro
½ bicchiere di vino bianco
1 spicchio d’aglio
1 ciuffetto di basilico
120 g di caciocavallo
2 uova sode
40 g di pecorino grattugiato
Olio di semi
Olio extravergine d’oliva
Sale grosso
Sale e pepe
Iniziare la preparazione lavando le melanzane, tagliandole a fette, disponendole in uno scolapasta cospargendole con il sale grosso e lasciandole riposare per 1 ora. Riprendere le melanzane, pressarle delicatamente con le mani, asciugarle, friggerle su tutti e due i lati in una padella con l’olio di semi caldo, toglierle dal fuoco, sgocciolarle, asciugarle sulla carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso e foderare uno stampo a cupola da forno. Successivamente, in una casseruola con l’olio soffriggere l’aglio, aggiungere la polpa di vitello macinata, i fegatini di pollo tagliati a pezzetti e il salame ridotto a dadini, lasciare rosolare per 10 minuti, unire i piselli, continuare la rosolatura per un paio di minuti, bagnare con il vino, lasciare evaporare, aggiungere la polpa di pomodoro, insaporire con il basilico sminuzzato, salare, pepare e cuocere a fuoco medio per mezz’ora. Nel frattempo, cuocere i maccheroni in acqua salata, scolarli al dente, condirli con il ragù preparato, aggiungere il caciocavallo ridotto a cubetti, le uova sode tagliate a spicchi, il pecorino e amalgamare, dopodiché trasferire nello stampo con le melanzane, pressare bene, inserire nel forno e cuocere a 180 gradi per 20 minuti. Terminata la cottura, estrarre lo stampo dal forno, lasciare riposare per qualche minuto, sformare, disporre la preparazione nel piatto da portata e servire.
Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!