Il Moscato di Saracena
- Giuseppina Maria Rosaria Sgro
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Il Moscato di Saracena è un vino calabrese che si ottiene dal Moscatello di Saracena, un vitigno autoctono dell’omonimo comune sito in provincia di Cosenza nell’area del Pollino.
Alcuni cenni storici
Il Moscato di Saracena ha una storia millenaria. Già conosciuto nel XVI secolo, questo era uno dei migliori vini conservati nell’Enoteca Pontificia: il Cardinal Sirleto (1514-1585), infatti, lo faceva spesso spedire per nave da Scalea, affinché non mancasse mai sulla tavola di Papa Pio IV (1499-1565).
Citato in diversi trattati enologici dell’Ottocento, negli ultimi decenni del XX secolo veniva prodotto solo a livello familiare (molte famiglie di Saracena ne producevano qualche litro e tuttora lo fanno), rischiando quindi di scomparire.
Questo vino fu rivalutato soltanto successivamente grazie a Luigi Viola, fondatore delle Cantine Viola. Il Moscato di Saracena è citato persino nel libro “Old Calabria” di Norman Douglas dove si legge: “..sorge il prosperoso paese di Saracena, famoso fin dai secoli passati per il suo moscato” e in “By the Jonian sea” di George Gissing, il quale racconta: ”.. come cosa in pieno degna dell’antica Sibari un vino bianco, gradevole al palato, chiamato moscato di Saracena”.
Le caratteristiche dell’uva
Il Moscatello di saracena è un vitigno a maturazione precoce. In fase di maturazione, il grappolo ha dimensioni medie, si presenta abbastanza allungato, di forma cilindrica o conica e compatto.
Il peduncolo è medio-corto, piuttosto robusto e di colore verde. L’acino è medio-grande e sferoidale. La buccia è abbastanza spessa, ben pruinosa e di un colore che va dal giallo-verde all’ambrato.
La polpa è invece molle, di netto sapore moscato, fine e molto gradevole. Il Moscatello di Saracena viene anche impiegato come uva da tavola per la sua aromaticità.
Inoltre, è particolarmente sensibile alla botrite e predilige climi asciutti e ventilati. Secondo alcune fonti, furono i saraceni a portare i primi tralci di vite da Maskat, da cui oggi discendono le uve che danno origine al Moscato di Saracena.
La produzione del Moscato di Saracena
Il Moscato di Saracena è un vino passito da meditazione. Esso viene prodotto attraverso la vinificazione di diverse uve e cioè guarnaccia, malvasia, odoacra e moscatello, i cui acini vengono rigorosamente selezionati eliminando quelli ammuffiti o comunque difettati.
Le percentuali sono sconosciute ma si registra una sostanziale prevalenza di malvasia e guarnaccia. Il mosto viene concentrato mediante un processo di sapiente e particolare bollitura allo scopo di ottenere una riduzione di circa un terzo del totale: questo procedimento determina un aumento del grado zuccherino e quindi del grado alcolometrico.
L’aroma ed il gusto particolari provengono invece dall’uva moscatello, che viene raccolta e fatta appassire un paio di settimane prima della vendemmia.
L’uva moscatello disidratata, selezionata e schiacciata manualmente, viene quindi aggiunta nelle giuste proporzioni al mosto concentrato.
Ad una lunga e lenta fermentazione, seguono alcuni travasi e dopo circa sette mesi si procede all’imbottigliamento.
Le caratteristiche del vino
Il Moscato di Saracena è un vino dal colore giallo ambrato, dal profumo intenso, con nette note resinose e aromatiche, nonché spiccati sentori di fichi secchi, frutta esotica, mandorle e miele.
Oltre ad essere elegante e fine al palato, è discretamente persistente e di buon equilibrio. Inoltre, presenta una piacevole nota amarognola nel finale.
La gradazione alcolica di questo vino è del 13%, mentre la temperatura ideale di servizio è di circa 14 gradi.
Gli abbinamenti
Il Moscato di Saracena si accompagna in maniera eccellente alla pasticceria secca, come la pasta di mandorla, i tipici bocconotti di pastafrolla con marmellata d’arancia e alle macedonie di frutta.
Particolarmente gustoso è l’abbinamento con i formaggi, fra cui i pecorini non eccessivamente stagionati ed i formaggi erborinati.
Curiosità
A Saracena sono ben otto le aziende che producono questo vino:
- Feudo dei Sanseverino;
- Masseria Falvo 1727;
- Az. Agricola Domenico Pandolfi;
- Cantine Viola;
- Az. Agricola Diana Biagio;
- Azienda Agricola Laurito;
- Maradei;
- Calabrese Giuseppe.
Il Moscato di Saracena è un presidio SlowFood ed ha ottenuto rilevanti riconoscimenti e premi su scala internazionale.
Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!