Acciughe e bagna Cauda: un viaggio nella storia
La storia delle acciughe e della bagna cauda è un racconto di umiltà, ingegno e tradizione, che affonda le sue radici nelle valli alpine e nei borghi piemontesi.
Un viaggio nel tempo che ci svela come un pesce povero e una salsa calda e avvolgente siano diventati simboli indissolubili della cucina locale.
“Anchoiers” in occitano, “anciuè” in piemontese, “anciuat” in lombardo.
Erano i venditori di acciughe, instancabili viaggiatori che portavano il pesce dal mare alle Alpi, seguendo le antiche vie del sale. Uomini e donne che, con i loro carretti azzurri, hanno diffuso il sapore del mare nelle Langhe, nel Monferrato, a Torino e fino a Milano.
La bagna cauda, con il suo profumo intenso e il suo sapore avvolgente, è un piatto simbolo del Piemonte. Un’icona culinaria che celebra l’unione di ingredienti semplici ma ricchi di storia: aglio, olio e acciughe.
La Valle Maira, incastonata tra le Alpi, è il cuore pulsante di questa storia. Da qui partivano gli “acciugai”, che scendevano in Liguria per acquistare acciughe e pesce sotto sale, per poi rivenderli in tutto il Nord Italia.
L’origine di questo commercio è legata al contrabbando del sale, gravato da dazi elevati. Un astuto valligiano ebbe l’idea di nascondere le acciughe sopra il sale, scoprendo così un nuovo e redditizio commercio.
Gli “acciugai” affrontavano lunghi viaggi a piedi, trainando i loro carretti carichi di pesce. Dormivano dove capitava e si nutrivano di poche acciughe, ma alcuni di loro riuscirono a costruire vere e proprie fortune.
Con il tempo, il mestiere dell'”acciugaio” è cambiato, ma la tradizione è rimasta viva. Oggi, nei mercati piemontesi, si possono ancora trovare eredi di questa antica professione, custodi di un sapere secolare.
Autore
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Genovese di nascita, è un appassionato della cucina tradizionale ligure, tanto da scriverne e gustarla in egual misura. Giornalista professionista, ha diretto i servizi giornalistici di emittenti televisive liguri dal 1980 al 2017. Storico inviato della trasmissione "Diretta Stadio", ha collaborato per anni con il Guerin Sportivo. Autore di diversi libri, divide il suo tempo tra calcio e gastronomia. È anche il creatore della trasmissione televisiva "Benvenuto in cucina", dove esplora il mondo dei fornelli, delle pentole e della sociogastronomia. Ha condotto il programma "Benvenuto in diretta", in onda all'alba, vantando il record mondiale di aver fatto realizzare un Cappon Magro in diretta alle sette del mattino. Attualmente, come conduttore di "Pentole e dintorni", racconta la cucina ligure in tutte le sue sfaccettature a livello nazionale. Da quindici anni, inoltre, ha fondato e dirige il sito di enogastronomia "Zena a Toua" (Genova a tavola).
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