Agricoltura UE: "Meno burocrazia e più sostegno agli agricoltori"
Agricoltura UE: “Meno burocrazia e più sostegno agli agricoltori”
“L’agricoltura rappresenta un pilastro dell’economia italiana ed europea e come tale deve essere trattata dalle politiche di Bruxelles. Per questo è necessario assumere posizioni chiare e concrete.
L’ideologia green della Sinistra ha portato l’Unione Europea vicino ad un punto di non ritorno. Noi di Fratelli d’Italia – Gruppo ECR siamo abituati ai fatti e non alle parole.
Così interviene Stefano Cavedagna, europarlamentare del gruppo ECR-FDI componente della Commissione ENVI (ambiente, sanità pubblica, sicurezza alimentare) e vicepresidente dell’European Food Forum, sottolineando come occorra “perseguire insieme obiettivi di salute e sana alimentazione per i cittadini, sviluppo e sostenibilità per le imprese, muovendosi con equilibrio e prudenza, evitando cioè posizioni ideologiche e coinvolgendo sempre di più gli operatori del settore nel processo decisionale.
Tutte azioni che purtroppo nelle ultime legislature europee non sono state fatte”.
“Il documento di Copa-Cogeca – sottolinea Cavedagna – propone di affrontare le sfide immediate del settore e al contempo mettere in campo una strategia lungimirante che assicuri sostenibilità e competitività alle imprese e cooperative agricole anche oltre il 2050.
Esattamente i temi che stiamo portando avanti con il gruppo ECR e con Fratelli d’Italia.
Trovo altresì condivisibile il Patto per la competitività proposto dalle Organizzazioni e focalizzato su alcuni punti strategici che nella nostra attività politica abbiamo in agenda: la promozione delle economie rurali non può prescindere dal sostegno alla competitività delle imprese”.
“Le priorità segnalate dai presidenti di Copa e Cogeca – aggiunge l’eurodeputato – coincidono con le battaglie portate avanti dal gruppo ECR-FDI, per questo agricoltori e cooperative agricole troveranno sempre in noi interlocutori istituzionali disponibili ad ascoltare e portare avanti le loro istanze.
Gli agricoltori hanno compiuto progressi rilevanti nel miglioramento della produttività e nella riduzione delle emissioni, eppure i risultati ottenuti sembrano non bastare mai.
Dobbiamo capire che i nemici dell’ambiente non sono gli operatori del settore primario che, anzi, svolgono la funzione fondamentale di produrre cibo di qualità per l’approvvigionamento della popolazione, ma quelle forze politiche che, trincerandosi dietro posizioni ideologiche, perseguono invece vantaggi privati, spesso in conflitto d’interesse.
Il mondo dell’agricoltura italiano ed europeo avrà invece nel gruppo ECR – FDI un riferimento sempre serio, trasparente, attivo, proattivo e vicino alle reali esigenze del settore primario”.
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