Al Museum Cafè uno spettacolo della Bellini Teatro Factory
A Museum Café di Napoli 3 arriva stasera un format teatrale nuovissimo a cura della Bellini Teatro Factory 2019/2022.
Gli spettatori guardano la scena e interagiscono con i personaggi in un gioco collettivo inaspettato. Il teatro si concede un palco diverso e Museum cafè entra in una nuova atmosfera.
Giovani autrici e giovani attori animano, con i loro corpi e le loro parole un ‘palco esteso’ e mettono in scena, in una forma nuova, fiabe antiche che già ci appartengono.
Il nuovo nell’antico e l’antico nel nuovo. Ma quali fiabe saranno?
A indovinarlo, c’è il pubblico. A rendere possibile questo format le drammaturghe: Elvira Buonocore, Macky Montella, Marta Polidoro. Gli attori coinvolti nel progetto sono Mario Ascione, Francesco Cafiero, Rita Lamberti, Stefania Remino, Peppe Romano, Alessia Santalucia.
“Il Teatro oltre il Teatro questa è l’idea – spiega Valerio Begonja, uno dei soci di Museum Cafè a Piazzetta Nilo – Volevamo dare la possibilità di far incontrare il teatro, ed in questo caso un teatro giovane e all’avanguardia come quello che viene fuori dalla Bellini Teatro Factory, con le persone che frequentano locali, ristoranti, la Napoli dell’intrattenimento.”
“Quando ci hanno chiamati dal Teatro Bellini per partecipare a questo progetto con Museum abbiamo messo in campo una squadra di giovani attori e di tre drammaturghe, me compresa – spiega Macky Montella, drammaturga della Bellini Teatro Factory 2019/2022 – è un’importante opportunità che rompe gli schemi e permette di portare il nostro lavoro, le nostre idee fuori dal Teatro. E il Bellini è da sempre precursore in questo tipo di iniziative.”
Guardare all’Europa, ai palchi internazionali, che sempre di più si prestano a commistioni di scene e personaggi e pubblico. Interagire, rompere la distanza tra attore e spettatore, questo è l’obiettivo principale di questo progetto. Il tutto in una location che racconta di Napoli, della sua arte e della sua storia in ogni proposta del proprio format.
“Dobbiamo ringraziare innanzitutto il Bellini, i fratelli Russo e Alfredo Angelici il direttore creativo del Teatro – conclude Begonja – perché il loro lavoro di costante apertura alla città rende realizzabili progetti che avvicinano davvero il teatro alla gente”