Alfonso D'Auria è il nuovo chef di Follie
Alfonso D’Auria, classe 1988, è il nuovo chef di Follie, il fine dining di Villa Agrippina Gran Melià, il luxury resort situato nel cuore di Roma, affiliato al circuito Leading Hotel of the World.
Arrivato a Villa Agrippina nel 2012 come Sous Chef, dopo un’importante esperienza da Don Alfonso e una parentesi in Cina e negli Stati Uniti, nel corso degli anni è diventato Chef e infine Executive Chef del ristorante.
Nativo di Pimonte, paese che si trova a 5 km da Gragnano, Alfonso porta con sé l’eredità di una terra in cui la produzione della pasta è arte, un patrimonio di cultura e tradizione gastronomica che ha contribuito ad alimentare la sua passione per la cucina, fino a farlo scegliere di dedicarsi all’arte della tavola.
Dalla vivacità della gastronomia capitolina, Alfonso D’Auria, ha tratto ispirazione per una continua ricerca su verdure, prodotti ittici e carni, affermandosi come uno dei più talentuosi chef da scoprire nel panorama culinario della città.
Per rispettare al massimo la freschezza, la naturale bontà degli ingredienti e amplificare le loro caratteristiche distintive, così come i loro sapori, lo chef predilige le cotture brevi e strizza l’occhio alle affumicature.
Tutto questo si traduce in una mano felice, ricca di esperienze, che porta in tavola piatti comfort, diretti e concreti.
L’ospite è accompagnato in un viaggio attraverso i sapori autentici del Mediterraneo, con le materie prime, i colori e i profumi di un territorio unico.
Che si scelga di ordinare alla carta oppure di optare per uno dei due percorsi di degustazione da sei portate “Il Grande Mediterraneo” (120€) o da quattro “Il Piccolo Mediterraneo” (90€) l’esperienza è un dialogo vivace tra terra e mare, ricco di combinazioni di sapori, arricchito da elementi di sorpresa e contrasto, senza dimenticare i giochi di consistenze.
Da non perdere il Fiore di carciofo, cenere di liquirizia, gel di menta e gambo in tempura dal sapore intrigante e fresco, la Ricciola marinata, croccante di nocciole della Tuscia e crema di yogurt alla verbena, il Tortello di genovese di manzo, il suo brodo e sfoglia di cipolla di Nepi, il Raviolo “caprese”, ricotta di mandorla, pomodoro del Piennolo e olio al basilico o il Maialino nero casertano, mela annurca e ricci di mare.
Immancabile la vera Carbonara, che lo chef prepara con il guanciale di Amatrice croccante, avvolti dalla cremosità del rosso d’uovo e dalla sapidità del pecorino romano, tra le proposte più golose. Infine, la Sfogliatella riccia ripiena di agnello sfilacciato, mousse di Provolone del Monaco e le sue animelle è il piatto che accoglie contemporaneamente eccellenze campane e laziali e una delizia per gli amanti della tradizione.
Accolgono gli ospiti in sala Francesco Minotti Restaurant Manager e dirige l’orchestra assieme allo
chef, Sergio Frasca Food&Beverage Manager della struttura.
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