Alla scoperta dell’origano
- Giuseppina Maria Rosaria Sgro
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L’origano è un’erba aromatica tipica di alcune aree della Macchia Mediterranea che nasce spontaneamente nelle zone montane e collinari. Più nello specifico, è un genere di piante spermatofite dicotiledoni della famiglia delle Lamiaceae. Il nome origano è formato da due parole, òros che significa “monte”, e ganào che vuol dire invece “io mi compiaccio”, dunque il significato è gioia, meraviglia, delizia della montagna, alludendo alla bontà e alla bellezza della pianta.
Alcune leggende
Il primo nella storia a parlare dell’origano fu Teofrasto (371 a.C. – 287 a.C.) il filosofo e botanico greco antico discepolo di Aristotele nei suoi trattati di botanica e, sempre a riprova delle proprietà dell’origano, lo stemma della facoltà di Medicina di Parigi reca l’immagine di tre cicogne che portano, ciascuna, un rametto di origano nel becco. Due importanti leggende parlano dell’origano. La prima e più antica, narra che fu Afrodite a creare l’origano e che questi lo facesse crescere abbondante nei suoi giardini e alle pendici del monte Olimpo. Da qui l’origine greca del suo nome, oros ganos, delizia del monte, che la popolazione scelse per la profumata erba. La seconda, invece, racconta la storia di Amaraco, un principe dell’isola di Cipro che amava creare profumi e che era sempre alla ricerca di quello perfetto. Un giorno finalmente riuscì a crearlo e decise di donarlo al re, ma l’ampolla che conteneva il profumo sfortunatamente cadde e si ruppe e il principe morì per il dispiacere. Gli dei però ebbero compassione di lui e decisero di trasformarlo in una pianta che avesse il profumo più buono dell’universo, ossia l’essenza che Amaraco stesso aveva creato: l’origano.
Descrizione della pianta
La pianta dell’origano arriva ad una altezza massima di 70-80 centimetri. La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa (H scap), cioè si tratta di una pianta erbacea, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Sono presenti anche altre forme biologiche, come camefita suffruticosa (Ch suffr), vale a dire piante perenni e legnose alla base (subarbustive), con gemme svernanti poste ad un’altezza dal suolo tra i 2 ed i 30 cm (le porzioni erbacee seccano annualmente e rimangono in vita solamente le parti legnose). Le radici sono secondarie e generate da un fittone che può essere obliquo o meno legnoso. La parte aerea del fusto è ascendente, anche se a volte prostrata alla base, ed eventualmente ramosa, ma i rami inferiori sono sterili. Il fusto è pubescente, spesso legnoso ed ha una sezione quadrangolare a causa della presenza di fasci di collenchima posti nei quattro vertici, mentre le quattro facce sono concave. Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto (in genere a 2 a 2). Sono picciolate con una lamina a forma lanceolata oppure ovata, spesso asimmetrica alla base, mentre i bordi appaiono dentellati.
La coltivazione
L’origano può essere facilmente coltivato nell’orto o in vaso, sebbene il migliore e più ricco di sostanze benefiche sia quello selvatico, facilmente reperibile tra giugno e luglio. Si raccoglie in mazzetti avvolti in carta di pane che poi si fanno essiccare capovolti in luogo asciutto, si conserva a lungo sbriciolato e chiuso in barattoli di vetro, per arriganare i piatti preferiti.
L’impiego in cucina
La pietanza sulla quale l’origano è più noto è, senza dubbio, la caprese, ossia la mozzarella tagliata a fettine accompagnata da fette di pomodori di stagione spolverati da una manciata di origano, che gli conferisce profumo e sapore. L’origano è poi amico fedele della pizza, lo si può aggiungere alle bruschette di pomodoro e in molti lo utilizzano per aromatizzare il sale. Inoltre, questa erba aromatica può essere impiegata per insaporire sughi, preparare squisiti hamburger di carne, alcuni tipi di pesce, specie il pesce al cartoccio, e può perfettamente accompagnare le zucchine, le patate ed i funghi.
Un farmaco naturale
Oltre ad essere eccellente in cucina, l’origano è considerato anche un perfetto antibiotico naturale, che protegge dalle malattie respiratorie con le sue proprietà antinfiammatorie, antisettiche e antispasmodiche. In particolare l’olio essenziale contenuto nell’origano è il più potente antisettico naturale fino ad ora conosciuto, tra le essenze estratte dalle piante. 100 g di origano contengono:
_ 265 kcal
_ Proteine 9 g
_ Carboidrati 68,92 g
_ Zuccheri 4,09 g
_ Grassi 4,28 g
_ Fibra alimentare 42,5 g
_ Sodio 25 mg.
Curiosità
In Calabria l’origano è talmente apprezzato che vi sono alcuni proverbi e detti popolari che lo hanno come protagonista, fra cui il seguente: “Và coglia riganu ara scisa e Paola” (Vai a raccogliere origano alla discesa di Paola).
Calabrese, ho conseguito la laurea in Giurisprudenza nel 2011 presso l’Università degli studi “Mediterranea” di Reggio Calabria e l’abilitazione alla professione forense nel 2016. Già articolista per la testata giornalistica online “Blasting News”, la grande passione per la cucina, ereditata da mio padre, ottimo cuoco ed esperto di funghi, mi ha spinta ad entrare a far parte del meraviglioso team di autori di questo sito interessante e goloso. Mi appassiona tutto ciò che riguarda l’arte culinaria e, quando mi è possibile, partecipo volentieri a fiere, manifestazioni e sagre. Altri miei interessi sono la lettura, lo sport e i viaggi. Dimenticavo: sono anche una buona forchetta!