Annunciati i primi quattro finalisti di EmergentePastry 2026!
Si è conclusa presso la scuola Dolce&Salato di Maddaloni (CE) la fase di selezione Centro-Sud di EmergentePastry 2026, che ha designato i primi quattro finalisti destinati a partecipare alla Finale Nazionale in autunno. Gli altri quattro finalisti saranno selezionati durante la fase Nord.
L’evento giunto al suo quinto anno rientra nell’ambito di un concept più ampio che ha ad oggi 20 anni con Emergente Chef, 15 con Emergente Sala, 10 con Emergente Pizza e che in soli 20 anni ha annoverato tra i partecipanti e vincitori ben 50 stellati!

Un successo legato fortemente a buone giurie, bene equilibrate e distribuite tra i vari operatori del settore ma, soprattutto grazie ad una ineccepibile selezione preventiva ad opera di Luigi Cremona e Lorenza Vitali, veterani ed espertissimi del mondo food.
I partecipanti, come di consueto, erano giovani professionisti sotto i 30 anni, scelti per il loro talento.

Sono stati invitati a presentare le loro creazioni di pasticceria di fronte a un panel di rinomati Pastry Chef, Maestri Pasticcieri, Chef e Giornalisti del settore.

Ogni concorrente ha realizzato quattro preparazioni: due varianti di finger food, una dolce e una salata, alcune delle quali impiegando ingredienti forniti dagli sponsor presenti, un dessert da forno e un dessert al piatto.
In aggiunta, il giorno prima dell’evento, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di dedicare ulteriore tempo alla preparazione e hanno affrontato una prova dedicata ai lievitati, in collaborazione con Le Sinfonie di Agugiaro & Figna Molini, dove ciascuno ha presentato una preparazione lievitata che è stata valutata da una giuria interna.
La giuria ha considerato non solo le qualità tecniche e il gusto dei vari elaborati, ma anche il comportamento professionale e l’abilità nel presentare i dessert, insieme all’impegno per la sostenibilità.
Questi i concorrenti in gara:
- Alessandra Elia – Dattilo* – Strongoli, Calabria
- Rebecca Larosa – Laboratorio Niko Romito – Castel di Sangro, Abruzzo
- Imma Lopez Saviano – In Cibum – Pontecagnano Faiano, Campania
- Sara Mazzolini – INEO dell’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel – Roma, Lazio
- Gennaro Mennella – Line del resort Il San Cristoforo – Ercolano, Campania
- Giusy Persico – Il Buco* – Sorrento, Campania
- Barbara Pia Ruscinito – Lombardi Pasticcieri – Maddaloni, Campania
- Luca Scagliarini – Campocori Restaurant dell’Hotel Chapter – Roma, Lazio
- Lucrezia Scopigno – Follie del Villa Agrippina Gran Melià – Roma, Lazio
- Jasmine Smordoni – La Trota* – Rivodutri, Lazio
*Ristoranti stellati

Vale la pena di rimarcare, oltre all’elevato livello generale nonostante l’apparente giovane età dei concorrenti, anche l’organizzazione del servizio molto efficiente che ha patito solo un lieve ritardo, peraltro penalizzato dall’organizzazione, su un dessert al piatto che richiedeva complessità.
In assoluta minoranza la presenza maschile a riprova che la Pasticceria è ormai un luogo al femminile, anche grazie alla precisione al grammo che la stessa richieda, mi si consenta, peculiarità più nelle “corde” dell’universo rosa.
Chi scrive, in un giudizio avulso da personali predilezioni e gusti, può garantire che la qualità tecnica di tutti è indiscussa. Al termine delle degustazioni e delle valutazioni, sono stati decretati i 4 finalisti.

Accedono, così, alla Finale di Emergente Pastry 2026:
- Imma Lopez Saviano – In Cibum – Pontecagnano Faiano, Campania
- Sara Mazzolini – INEO dell’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel – Roma, Lazio
- Gennaro Mennella – Line del resort Il San Cristoforo – Ercolano, Campania
- Giusy Persico – Il Buco* – Sorrento, Campania

Sono stati anche conferiti dei Premi speciali.
Il “Miglior dessert al piatto al cioccolato”, in collaborazione con Barry Callebaut, è andato a Sara Mazzolini INEO dell’Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel – Roma, Lazio.
Il premio “Miglior dessert al forno” è stato vinto da Giusy Persico – Il Buco* – Sorrento, Campania.
“Miglior lievitato”, in collaborazione con Le Sinfonie di Agugiaro & Figna Molini, è stato conferito a Barbara Pia Ruscinito – Lombardi Pasticcieri – Maddaloni, Campania.
La premiazione è stata preceduta da un breve convegno al quale, dopo gli onori di casa fatti dallo Chef Giuseppe Daddio, sono intervenuti dott. Andrea De Filippo – Sindaco di Maddaloni, Dott.ssa Raffaella Pignetti – Presidente ASI Caserta, dott. Andrea Benetton – Cirio Agricola – La Fagianeria, la d.ssa Armida Filippelli – Assessore Formazione Professionale della Regione Campania.
Tra gli Sponsor dell’evento:
Agugiaro & Figna Molini, Ambrogio Sanelli, Barry Callebaut, Caseificio Antico Casaro, Cillo, Cirio Agricola, Club Kavè, Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campania DOP, Eurovo, I Satoli, Salumi d’Irpinia Giovanniello, Le Streghe Ubriache, Terre d’Irpinia, Workline.
Di questi, a me personalmente sconosciuti, I salumi d’Irpinia Giovanniello con un crudo affinato in grotta a Trevico (AV) di 36 mesi assolutamente perfetto.
I formaggi di La Fagianeria (Cirio Agricola di Caserta – Piana di Monteverde) dove sono rimasto particolarmente colpito dalla versatilità di Comole – un latte cotto stagionato 120 giorni- e Nexum latte cotto ad alta temperatura stagionato 180 giorni.
Per chiudere da segnalare le “streghette” avellinesi, simpaticissime signore di Le Streghe Ubriache di Avellino con i loro liquori sui quali posso segnalare al momento un eccelso Rabarbaro e una profumata e ruffianissima Ratafia.
**in copertina “Suzumi”
Autore
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Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.
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