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Antonio Amenduni, il talento a servizio della tradizione

Antonio Amenduni il talento a servizio della tradizione

In passato, il talento era una moneta di scambio, una risorsa preziosa da investire e non da risparmiare, come insegna una parabola biblica.

Questo significa che le attitudini e l’intelligenza devono essere messe in gioco e valorizzate.

Antonio rappresenta perfettamente la sintesi di capacità, competenza e abilità di quei giovani che, riconoscendo il proprio talento, raggiungono un grande successo professionale.

Laureato in economia, ha cambiato i suoi progetti di vita per seguire la sua passione: l’enogastronomia, con l’obiettivo di diventare ambasciatore delle tradizioni della sua terra, la Puglia.

Esperto di pasta fresca, è stato nominato il Re delle orecchiette e ha sviluppato un metodo per insegnare non solo la tecnica, ma anche la storia e l’anima dei piatti pugliesi.

Amante dei cereali si è dedicato alla panificazione sperimentando diverse varietà di grani e lieviti con una particolare passione per la focaccia.

Scrive per il blog Ritratti di Gusto e la sua conoscenza si estende anche al vino: è un assaggiatore esperto e docente di analisi sensoriale per l’Onav, è responsabile della Guida Prosit per Puglia e Basilicata.

Si definisce una Guida Enogastronomica e attraverso eventi, corsi e degustazioni invita alla scoperta dei sapori autentici della Puglia, tutelando le tradizioni e i prodotti locali.

Per Antonio cucinare è un atto d’amore, un’espressione di creatività e condivisione, un modo per trasmettere emozioni e raccontare la storia della sua terra.

“La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità.” (Seneca)

Quando hai capito che le tue attitudini e abilità potevano divenire un vero lavoro per il futuro?

 

Ho capito che la passione può trasformarsi in lavoro quando ci si dedica con impegno e amore a ciò che si fa. Scrivo, assaggio da esperto, insegno.

Quando fai qualcosa che ti appassiona l’attenzione si sposta sul risultato finale e sulla qualità. Non conta il tempo e il lavoro necessario a farlo.

Ci metti tutta la tua passione e finisci con regalare agli altri una parte di te stesso e delle tradizioni della tua terra.

“La forza non deriva dalle capacità fisiche, ma da una volontà indomita.” (Mahatma Gandhi)

Questa è una delle tue citazioni preferite. Quanta tenacia, volontà e passione servono per allenare il talento?

 

La passione è il carburante, la tenacia è quella che ti spinge ad essere sempre attivo anche quando ci sono i momenti meno belli, nei quali vorresti mollare tutto.

La volontà può vacillare ma credo sia un esercizio mentale di accogliere le sfide per salire sempre più e mantenere la rotta verso i propri sogni.

 

“Ogni volta che impariamo qualcosa di nuovo, noi stessi diventiamo qualcosa di nuovo.” (L. Buscaglia)

Raccontaci della tua formazione enogastronomica. Quanto tempo hai dedicato allo studio per raggiungere un livello di conoscenza che ti permettesse di organizzare e curare eventi importanti e di diventare insegnante? Consideri che la tua crescita professionale sia un percorso continuo di apprendimento?

Sono entrato in questo mondo relativamente tardi infatti prima del mio cambio di direzione mi dedicavo all’economia.

Ho iniziato studiando la pasta fresca per poi approfondire il mondo dei lievitati e infine quello del vino.

In parallelo ho sempre amato cucinare e ora grazie allo studio posso farlo con maggiore consapevolezza e tecnica.

Per quel che riguarda l’apprendimento posso affermare che non finisce mai.

Una vita intera non basterebbe per esplorare e conoscere a fondo tutte le sfumature del mondo enogastronomico.

Per mia natura sono abituato a studiare, voglio approfondire la materia, comprenderla pienamente e poi metterla in pratica sporcandomi le mani con il lavoro sul campo: la passione da sola non è sufficiente: va coltivata e alimentata per continuare ad imparare qualcosa di nuovo nonostante il mio lavoro di insegnante.

Solo da qualche tempo ho iniziato a muovere i primi passi nel marketing dove posso applicare la mia forma mentis e le mie conoscenze conservando il focus sul mondo del food & wine.

“Colui che conosce gli altri è sapiente, colui che conosce se stesso è illuminato.” (Lao Tzu)

Quali sono i tuoi punti di forza? Come ti descriveresti in soli tre aggettivi?

 

Non so ancora se sono davvero bravo, sto ancora scoprendo e conoscendo me stesso. Posso dire quattro cose di me: sono analitico, creativo, proattivo e curioso.

 

“Dietro ogni impresa di successo c’è qualcuno che ha preso una decisione coraggiosa.” (P.Drucker)

Qual è stato il successo professionale più importante della tua carriera? E qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare lungo il tuo percorso?

 

Il vero successo, quello autentico, deve ancora arrivare.

La mia sfida più grande è stata cambiare interamente vita: passare dall’economia all’enogastronomia. In una società come la nostra il cambiamento è spesso visto con diffidenza e perciò non è stato affatto semplice.

Ho messo in gioco anni di esperienza, investimenti, una laurea e un lavoro saldo seguendo il mio istinto e ascoltando la mia anima.

Ognuno di noi nasce con delle doti innate: il vero compito è riconoscerle e saperle capitalizzare. Sono proprio queste qualità che ci rendono unici e ci permettono di affrontare ogni sfida raggiungendo così i risultati più autentici e appaganti.

“Se non rischi nulla, rischi tutto.” (Mark Zuckerberg)

Hai mai pensato di partecipare alle selezioni per MasterChef Italia? La tua passione per la cucina regionale pugliese ti renderebbe un candidato ideale. Ti definiscono Il Re delle Orecchiette: in quale occasione ti è stato attribuito questo titolo?

 

Sì, ho provato ad entrare nella masterclass di MasterChef Italia nel 2016.

Dopo le prime selezioni ho dovuto abbandonare l’iter: ero stato appena assunto in quello che sarebbe stato il mio ultimo lavoro nella vecchia vita e chiedere un periodo sabbatico era semplicemente impensabile.

Re delle Orecchiette è un appellativo che mi è stato dato da molti dei miei studenti.

Organizzo corsi per appassionati, chef e persone provenienti da tutto il mondo (anche in lingua inglese).

Sui social sono conosciuto da chi ama la pasta fresca e desidera imparare i diversi metodi per creare i formati del Sud a base di semola, dalle orecchiette a molto altro.

Mi ritengo un autodidatta: ho iniziato da solo e imparando dai miei errori ho maturato una mia tecnica e un metodo di insegnamento scalabile a diversi livelli.

Questo metodo è il frutto di quello che ho appreso studiando e dall’esperienza pratica accumulata fino al punto di ritrovarmi con i due indici storti!

Nei miei corsi insegno la preparazione dell’impasto perfetto passando per un livello base fino a quello avanzato in cui mostro il metodo barese. Quest’ultimo è considerato il vero tallone d’Achille specie per chi si avvicina alla pasta fresca (sia all’uovo che senza).

 

“Non importa se vai avanti piano, l’importante è che non ti fermi.” (Confucio)

Hai mai considerato l’idea di aprire un luogo dove ritrovarsi e celebrare i prodotti della tua terra? Ti immagini gestire un locale tutto tuo dove poter esprimere e condividere la tua arte e maestria culinaria?

 

Ho sempre immaginato un luogo in cui poter coccolare i miei clienti offrendo esperienze uniche e veri e propri viaggi sensoriali.

Nei miei sogni vedo un menù speciale dove ogni piatto è dedicato a una persona che ha lasciato un segno nella mia vita come i miei nonni. Mi piace l’idea di utilizzare i loro nomi per raccontare storie e trasmettere emozioni.

Non a caso, uno dei miei motti è EmozionarSIconGUSTO: credo fermamente che il cibo sia un potente veicolo di emozioni.

È proprio per questo che mi sono avvicinato al mondo della gastronomia.

Quando i miei nonni sono mancati ho sentito di non aver raccolto il loro testimone: ho perso le loro conoscenze, i loro saperi e i loro sapori e con essi una parte del mio entusiasmo e delle emozioni dell’infanzia.

Oggi, il mio obiettivo è riscoprire, valorizzare e custodire le tradizioni e la nostra cultura affinchè possano continuare ad arricchire la vita delle persone.

 

“Non conta da dove vieni, ma dove stai andando.” (Ella Fitzgerald)

Quali sono i tuoi obbiettivi professionali? Quali le tue aspirazioni?

Il mio obbiettivo è diventare un Ambasciatore della mia terra: la Puglia, promuovendone il valore, le tradizioni e i prodotti unici attraverso eventi, degustazioni guidate e iniziative che la mettano al centro dell’attenzione.

Non nego che in futuro mi piacerebbe, data la mia esperienza, diventare un critico enogastronomico.

Vorrei viaggiare e scoprire nuove culture, incontrare persone legate alla cucina, studiare materie prime, tecniche di cottura, abbinamenti, e lasciarmi emozionare.

Il cibo è un viaggio sensoriale che attraversa tutti i sensi e tocca il cuore.

Desidero essere riconosciuto per quello che già faccio: essere una guida enogastronomica.

Accompagnare le persone alla scoperta dei veri sapori e dei protagonisti di questa meravigliosa terra di Puglia mostrando e raccontando tradizioni, cultura, radici e prodotti tipici molti dei quali rischiano di perdere la loro identità o di scomparire.

Non da ultimo mi piacerebbe collaborare con aziende e produttori locali (marketing e branding) supportandoli nel valorizzazione del loro lavoro e del legame profondo con la nostra terra.

 

Non tutti sanno che…

 

Amo il vino che considero la mia Liquid Passion che permette di esplorare sensi, storie e territori.

Durante le lezioni di analisi sensoriale insegno che ogni vino racconta una storia unica.

Cucino con passione e trovo felicità nel vedere le persone godere dei piatti che preparo.

Sono grato a chi mi ha spronato e accompagnato, in particolare a Pasquale Porcelli, il mio mentore e alla famiglia Onav, che mi ha arricchito con le sue conoscenze.

https://www.instagram.com/antonio_amenduni/

https://www.facebook.com/4ntonio4menduni

https://antonioamenduni.com/

 

Autore

Antonia Maria Papagno

ANTONIA MARIA PAPAGNO. Una vita sotto il segno del wine&food, divento sommelier AIS in tempi non sospetti. Enotecaria per alcuni anni, ora mi occupo di formazione e di consulenza per ristoranti e cantine private. Assaggio oli e vini per mestiere e per amore della mia terra. Scrivo di ciò che mi appassiona e amo. -- http://ritrattidigusto.blogspot.it/ https://www.facebook.com/tonia.papagno

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