E’ una delle 3 bevande più gettonate del Giappone tra gli Health drinks, ossia le cosiddette bevande salutari.
Sbarcata meno di un anno fa nel Sol Levante ha riscontrato subito un immenso successo di pubblico sia per la sua innovativa formula, che per la sua specifica proprietà, ossia quella di “favorire” l’evacuazione in tempi rapidi e salutari.
Una sorta di “purga da tavola” che coadiuva l’assunzione del cibo dalla sua introduzione sino al “saluto” finale. La Customer Care del cibo!
La nuovissima nata in casa dell’americana Coca Cola si chiama Light Plus
Ha molto meno zucchero della Zero nonché, cosa determinante, è arricchita con fibre che aiutano.
Per l’aggiunta delle fibre, onde evitare che potessero risultare fastidiose in quanto insolubili, la multinazionale americana ha escogitato lo stratagemma di ridurre queste in una poltiglia che rende più viscosa e densa la bevanda, ma evita che le fibre lasciate tal quali possano soffocare i nipponici durante il loro pasto.
L’introduzione di questa pastella nella bevanda rende molto più celere il processo digestivo soprattutto per quel che riguarda l’ultimo spazio dell’apparato digestivo che risulta “sollecitato” con maggior celerità ad espletare la sua naturale funzione.
La nuovissima Coca Cola Light Plus ha meno effervescenza, un sapore lievemente agrumato e, a sentire i nipponici, è ideale per l’accompagnamento del pasto.
Non sappiamo se presto sarà sul mercato italiano, ma è bene preparasi a sostituire i cibi integrali con la nuova bevanda che soppianta anche i nostri tradizionali vini, talvolta troppo tannici e pertanto “astringenti”.
La foto in evidenza è stata reperita in internet e non è di nostra proprietà.
Autore
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Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.
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