Bollicine e tradizione: un anno da brindare e assaporare
Il suono dei tappi che saltano, lo scintillio delle bollicine nei calici e il conto alla rovescia che vibra nell’aria.
Capodanno è questo: una manciata di secondi sospesa tra la fine e l’inizio.
È un rito che ci ricorda di celebrare il tempo che passa, con le sue promesse mantenute e quelle lasciate a metà, con gli istanti di gioia esplosiva e quelli che sfuggono, come bollicine troppo veloci per essere afferrate.
Questi 366 giorni sono stati come una tavola imbandita: ricchi di sapori, alcuni dolci, altri salati, alcuni troppo amari per essere dimenticati. Abbiamo riso, amato, pianto.
Abbiamo brindato ai traguardi raggiunti e affogato nel bicchiere le sconfitte che non volevamo accettare. E alla fine di questo percorso, come da tradizione, ci ritroviamo davanti a cotechino e lenticchie, simboli di fortuna e abbondanza.
Il cotechino, con il suo gusto robusto e avvolgente, ci ricorda che la vita è fatta anche di momenti solidi, di scelte importanti e di radici che non dobbiamo dimenticare.
Le lenticchie, piccole e numerose, sono il simbolo dei desideri, delle speranze e delle occasioni che il nuovo anno potrebbe portarci.
Ogni lenticchia mangiata è una promessa di prosperità, un piccolo augurio di ricchezza, non solo materiale, ma anche di emozioni e soddisfazioni.
E così, tra un brindisi e una forchettata, ci auguriamo che il nuovo anno sia generoso e spumeggiante, che ci regali tante bollicine di gioia e nuovi sapori da gustare.
Che sia un altro giro di giostra, un’altra bottiglia da stappare, un’altra porzione di fortuna da servire sul piatto della vita.
Buon brindisi, buon cotechino e lenticchie, e che le bollicine della vita non smettano mai di danzare nei vostri cuori dalla famiglia di DTEG.
Autore
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Anna Calì, classe ’96. Nelle sue vene scorre la lava del Vesuvio e la passione che contraddistingue il popolo napoletano. Giornalista di professione e con la passione dei libri sin da piccola. Adora annusarli e, quando va nelle librerie, si perde tra gli scaffali ad osservare le copertine. Grazie a questa passione è riuscita a mettere in campo due sogni nel cassetto: il primo, recensisce i libri che legge, esperienza che fa bene sia al corpo che alla mente. La seconda: è diventata anche scrittrice e ha pubblicato già due romanzi.
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