“Braida” è Marchio Storico di Interesse Nazionale

“Braida” è Marchio Storico di Interesse Nazionale
“Braida” è Marchio Storico di Interesse Nazionale
“Braida”, simbolo del vino piemontese nel mondo, ha ottenuto il prestigioso Marchio Storico di Interesse Nazionale conferito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Questo riconoscimento pubblico è riservato alle aziende italiane che, per oltre mezzo secolo, hanno mantenuto una qualità produttiva d’eccellenza e un forte legame con il territorio, attestando la loro storicità e autenticità.

Con l’iscrizione nel Registro dei Marchi Storici di Interesse Nazionale, istituito presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi, Braida si unisce all’élite delle realtà imprenditoriali italiane, riconosciute non solo per la loro longevità, ma anche per il contributo significativo alla cultura e alla tradizione del Paese.

 

LA STORIA – Fondata nel 1961 da Giacomo Bologna, “Braida” celebra quest’anno la sua 63ª vendemmia. Da oltre sei decenni, l’azienda di Rocchetta Tanaro, a pochi chilometri da Asti, continua scrivere una storia di passione e pionierismo, legata ai vitigni autoctoni del Piemonte.

Tra questi, la Barbera è il cuore pulsante della produzione, rivoluzionata da Giacomo Bologna, che l’ha trasformata da vino quotidiano a icona internazionale con etichette storiche come La Monella (il vino delle origini, prima vendemmia 1961, prima Barbera a essere imbottigliata ed etichettata, battezzata con un proprio nome), Bricco dell’Uccellone (il compimento della rivoluzione, prima vendemmia 1982), Bricco della Bigotta (1985), Ai Suma (Barbera da vendemmia tardiva, prima vendemmia 1989), Montebruna (prima vendemmia 2001) e Curej (ultima nata in casa Braida, prima vendemmia 2019, da una vigna straordinaria che circonda il Braida Wine Resort sulla collina dell’Asinara, a Rocchetta Tanaro).

Non solo Barbera: “Braida” lega da sempre il proprio nome anche a vitigni autoctoni come grignolino, moscato, brachetto.

63ª vendemmia: un traguardo da celebrare

La vendemmia 2024 rappresenta un traguardo significativo per “Braida”, che festeggia la sua 63ª stagione di raccolta.

La storia di Braida è indissolubilmente legata a quella della famiglia Bologna, che, con visione e dedizione, ha trasformato il piccolo vigneto di Rocchetta Tanaro che fu di Giuseppe e Caterina Bologna in una realtà solida, conosciuta e apprezzata a livello internazionale.

La terza generazione, rappresentata da Raffaella e Giuseppe Bologna, e la quarta, con Giacomo Bologna Jr., continuano a promuovere il nome “Braida” con sguardo sempre rivolto al futuro.

 

Marchio Storico di Interesse Nazionale: un Impegno per il futuro

Il Marchio Storico di Interesse Nazionale è una certificazione introdotta per valorizzare e tutelare le imprese italiane che rappresentano un’eccellenza nel panorama produttivo da oltre mezzo secolo. Per “Braida”, questo riconoscimento non è solo un onore, ma anche una responsabilità: continuare a produrre vini di altissima qualità, rispettando la propria terra, la storia e la tradizione senza mai perdere lo spirito innovativo che ha caratterizzato l’azienda sin dai tempi di Giacomo Bologna.

Con questo riconoscimento, “Braida” rinnova il proprio impegno a portare avanti una tradizione vinicola che ha fatto la storia. In un mondo in continua evoluzione, “Braida” resta una certezza per qualità e autenticità, testimone di un’eredità che continua a crescere.

Vino, condivisione e momenti preziosi da non dimenticare: questo è “Braida”.

Un soprannome che l’avo Giuseppe Bologna si guadagnò sui campi di pallone elastico, uno sport tradizionale piemontese, e che ancora oggi accompagna la famiglia.

Giacomo Bologna ereditò dal padre il nome “Braida” e una piccola vigna di Barbera a Rocchetta Tanaro, e tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta dedicò la sua vita a elevare questo nome e la qualità della Barbera, ottenendo vini e riconoscimenti che hanno fatto la storia dell’enologia italiana e internazionale come La Monella, il Bricco dell’Uccellone, il Bricco della Bigotta, l’Ai Suma in particolare.

Oggi la quarta generazione “Braida” muove i primi passi nell’azienda di famiglia, che nel frattempo ha oltrepassato il traguardo delle 60 vendemmie e coltiva più di 70 ettari di vigneto tra il Monferrato (dove le radici sono profonde e la Barbera rimane il cuore della produzione) e le Langhe (dove si producono vini bianchi da Chardonnay, Riesling e Nascetta).

Nella tradizione Braida, si valorizzano con orgoglio i vitigni autoctoni piemontesi come Grignolino, Moscato e Brachetto: vini che venivano serviti nella storica trattoria di famiglia nella seconda metà del Novecento e di cui i Bologna sono rimasti innamorati.

È dai tempi della “Trattoria degli amici” che l’attitudine all’accoglienza li caratterizza, ed è per questo che sono sempre felici di dare il benvenuto agli ospiti a Rocchetta Tanaro, nelle cantine storiche di via Roma, nell’iconica barricaia che accoglie da sempre visite e degustazioni, e nel Wine Resort tra i vigneti, dove ognuna delle sette stanze porta il nome di uno dei vini dell’azienda e si può vivere un’esperienza “Braida” al 100%.

 

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