Calici e Spicchi: il nuovo libro su pizza e vino di Antonella Amodio
- Enrico Di Roberti
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Calici e Spicchi: il nuovo libro su pizza e vino di Antonella Amodio
Un abbinamento che era stato a lungo abbandonato quello tra pizza e vino che per anni veniva accompagnata dalla birra.
La giornalista e sommelier Antonella Amodio con il suo nuovo libro “Calici e Spicchi” oltre a fare un excursus sulle tecniche di abbinamento ci da dei consigli pratici con 101 pizze ed altrettanti abbinamenti con vini campani,
Nella serata dedicata alla presentazione del libro del 10 aprile, a cura del direttore responsabile del magazine La Buona Tavola, Renato Rocco, ha visto le pizze di Carmine Pellone, maestro lievitista e pizzaiolo del locale, abbinate a diverse tipologie di vino nella pizzeria “Fonderì – Pizza Glamour” a Napoli in via Caravaggio.
Si è partiti con una frittatina di pasta alla Gricia, con crema di pecorino e guanciale, con un topping di tartare di gamberi.
L’antipasto è stato accompagnato da un Soave classico di Pieropan del 2023, 85% Garganica e 15% Trebbiano di Soave.
La prima pizza, presente tra l’altro nella guida di Antonella Amodio, è La Mia Marinara di Carmine Pellone: pomodorini datterini gialli e rossi, origano di montagna, maionese di alici, aringa affumicata, olio EVO.
Un classico rivisitato e accompagnato da una Falanghina del Taburno DOC della cantina La Fortezza, come suggerito nel volume.
Ottima la presenza della aringa affumicata e della mayo di alici che donano una nota intensa davvero notevole
A seguire una pizza in pala, la Pomodoro Bruciato: pomodoro bruciato, bufala fresca, riduzione di basilico e pomodori secchi. Pizza fresca e delicata , decisamente più vicina alle mie corde, accompagnata stavolta da un Piedirosso dei Campi Flegrei del 2023 dell’azienda Settevulcani di Salvatore Martusciello.
Ottimo l’impasto della pala, che dimostra come Carmine Pellone sia uno dei pizzaioli più preparati della Campania.
Terza pizza è stata la Giallo al salame: salame di cinghiale, vellutata di datterini gialli, provola affumicata, pepe cuvée, basilico e olio EVO.
Ad accompagnarla un bianco del Veneto, il Teroldego, vino delle Dolomiti, cantine Toradori, annata 2022. Una pizza dall’ottimo impasto, ma con i due estremi della dolcezza della crema di datterino e dalla sapidità del salame di cinghiale che non si sposavano alla perfezione.
Poi due “bonus: un mini bun ai multicereali Mortadella rivisitata, con mortadella Favola, zeste di lime, fonduta di provola affumicata, pesto di pistacchio di Bronte e polvere di cioccolato fondente, è stato abbinato lo spumante Levis della cantina veneta Bellenda, 100% vitigno Glera.
Per concludere uno straordinario cornetto di pasta sfoglia.
Con ricotta di cestino e scaglie di cioccolato fondente per dessert.
Chiusura perfetta di un percorso degustativo di sapori in festa, accompagnato da un passito El Aziz della cantina Fina Terre Siciliane, da uve Grillo.
Una serata che ha arricchito i presenti portandoli alla scoperta di un mondo, quello degli abbinamenti tra pizza e vino in continua evoluzione.