Un sorso di

Cantina di Venosa: un viaggio nel tempo attraverso tre vini e tre passioni

Cantina di Venosa: un viaggio nel tempo attraverso tre vini e tre passioni

Cantina di Venosa ci invita a un viaggio nel tempo attraverso tre vini ispirati alla turbolenta storia d’amore tra Gesualdo da Venosa e Maria d’Avalos.

Un racconto di passioni, tradimenti e intrighi che si ritrova nelle sfumature di tre etichette uniche: Gesualdo, d’Avalos e Incòmodo.

Gesualdo: il vino del compositore

Il vino Gesualdo, un Aglianico del Vulture intenso e strutturato, è un omaggio al celebre compositore rinascimentale. Il suo colore rubino intenso e i profumi di frutta rossa e spezie riflettono la complessità e la passione della musica di Gesualdo.

D’Avalos: l’eleganza della nobildonna

Dedicato a Maria d’Avalos, moglie di Gesualdo, questo vino bianco è un’esplosione di freschezza e aromaticità. Ottenuto da uve Greco, il d’Avalos è perfetto per accompagnare piatti delicati e raffinati.

Incòmodo: la passione segreta

L’Incòmodo, un rosato ottenuto da uve Merlot, è un omaggio alla relazione clandestina tra Gesualdo e il duca di Andria, Fabrizio Carafa. Questo vino, elegante e seducente, è perfetto per chi cerca un vino versatile e piacevole.

Un viaggio nel tempo

Le tre etichette della linea Top di Cantina di Venosa sono un invito a scoprire la storia e le tradizioni del Vulture. Ogni sorso è un viaggio nel tempo, alla scoperta di un territorio ricco di storia e di cultura.

Cantina di Venosa: un’eccellenza del Sud Italia

Fondata nel 1957, Cantina di Venosa è una delle realtà vitivinicole più importanti della Basilicata. Con oltre 350 soci e 800 ettari di vigneti, l’azienda produce una vasta gamma di vini, tra cui l’iconico Aglianico del Vulture.

La selezione di vini ispirata a Gesualdo da Venosa è un omaggio alla storia e alla cultura del territorio. Un’esperienza unica per gli amanti del vino che desiderano scoprire le sfumature di un territorio ricco di fascino e tradizioni.

Autore

  • Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.

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Giustino Catalano

Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori. Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo. Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta. Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito. Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.

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