Carne al forno. Ricetta n.10 – O’ ruot ô furno di Pasqua
- Giustino Catalano
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O’ ruot ô furno è una pietanza tipica della cucina napoletana. E’ la portata dei giorni di festa e può essere preparata con vari tipi di carne come costatelle di maiale, salsicce, muscolo di manzo o pollo.
Il ruot è la teglia dove si ‘monta’ la pietanza che verrà poi cotta al forno.
A Pasqua la tradizione vuole che venga preparato con capretto (o agnello) e con i piselli insieme alle patate.
La particolare modalità di preparazione porterà ad avere sul fondo un gustosissimo sughetto con cui si potranno condire vari formati di pasta, corta o lunga, ottenendo un piatto completo di primo, secondo e contorno.
Ricetta
O’ ruot ô furno di Pasqua con capretto
Le quantità sono a sentimento
Carne di capretto (o agnello)
Patate abbondanti
Piselli (freschi o surgelati)
Cipollina fresca
Pomodorini del piennolo
Qualche foglia di alloro
Pecorino grattugiato
Sugna
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Mettere a bagno in acqua, sale e un po’ di vino bianco i pezzi di carne per un’oretta per far perdere un po’ il sentore di ovino che se troppo accentuato può non piacere.
Nel frattempo in una grande ciotola tagliare le patate (dovranno ricoprire tutto il ruoto) a pezzetti non troppo piccoli, aggiungere dei pomodorini del piennolo strappati a mano – schiattati! – nella quantità desiderata (dipende da quanto ‘rosso’ si preferisce), un paio di cipolline a pezzetti, i piselli, un paio di manciate di pecorino, sale e pepe. Mescolate tutto con cura per amalgamare i diversi ingredienti.
Sciacquate e asciugate la carne. Distribuitela in un solo strato a coprire il fondo del ruot senza lasciare spazi vuoti. Ricoprire tutta la carne col composto di patate, piselli, cipolla, pomodori e formaggio.
Aggiungere un paio di foglie di alloro spezzate sui lati della teglia, una cucchiaiata di sugna distribuita agli angoli che col calore si scioglierà sul fondo e fate scendere da un lato della teglia un paio di bicchieri di acqua.
Irrorate il tutto con un abbondante giro di olio extravergine e spolverate con un’altra manciata di pecorino.
In forno preriscaldato a 180° per un’oretta o poco più controllando la cottura delle patate.
L’aspetto finale deve essere ben rosolato – arruscato – mentre sul fondo la carne, praticamente stufata, avrà rilasciato un sughetto profumato ottimo per condire la pasta.
(photocredit https://blog.giallozafferano.it/gastronomylove/)
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
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