Carne al forno. Ricetta n.16 – Lo stinco di maiale
- Giustino Catalano
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Lo stinco di maiale (Schweinshaxe) è un piatto decisamente nordico, o meglio mitteleuropeo. È un piatto diffuso anche in Trentino e in tutte le aree montane che si presta perfettamente per le grandi occasioni e le cene in famiglia.
Molto gustoso e saporito, richiede una cottura lenta e paziente per raggiungere la giusta morbidezza e renderlo così tenero da staccarsi facilmente dall’osso.
Ecco una ricetta per preparare lo stinco al forno in modo semplice e succulento:
Ingredienti:
- 4 stinchi di maiale
- 2 carote
- 2 cipolle
- 2 spicchi d’aglio
- 2 foglie di alloro
- 1 bicchiere di vino bianco secco
- 1 litro di brodo vegetale
- Olio extravergine di oliva q.b.
- Sale e pepe nero q.b.
Preparazione:
- Preriscaldare il forno a 180°C.
- In una padella, far rosolare gli stinchi di maiale con un filo d’olio extravergine di oliva fino a doratura.
- In una teglia da forno, disporre le carote, le cipolle e l’aglio tagliati a pezzi grossolani, le foglie di alloro e gli stinchi di maiale dorati.
- Salare e pepare a piacere gli ingredienti nella teglia.
- Aggiungere il vino bianco e il brodo vegetale.
- Coprire la teglia con della carta d’alluminio e infornare per circa 2 ore.
- Trascorso il tempo indicato, rimuovere la carta d’alluminio e continuare la cottura fino a quando lo stinco risulterà tenero e la superficie sarà dorata e croccante (circa un’altra ora).
Lo stinco di maiale al forno può essere accompagnato con patate arrosto o con del purè di patate. Un contorno di verdure, come il cavolo verza o le cipolle caramellate, rendono il piatto ancora più gustoso.
Lo stinco di maiale è una ricetta che si sposa alla perfezione con una buona birra, meglio se ambrata, rossa o nera perché la carne è saporita e quindi adatta ad essere esaltata da birre corpose.
Buon appetito!
Di formazione classica sono approdato al cibo per testa e per gola sin dall’infanzia. Un giorno, poi, a diciannove anni è scattata una molla improvvisa e mi sono ritrovato sempre con maggior impegno a provare prodotti, ad approfondire argomenti e categorie merceologiche, a conoscere produttori e ristoratori.
Da questo mondo ho appreso molte cose ma più di ogni altra che esiste il cibo di qualità e il cibo spazzatura e che il secondo spesso si mistifica fin troppo bene nel primo.
Infinitamente curioso cerco sempre qualcosa che mi dia quell’emozione che il cibo dovrebbe dare ad ognuno di noi, quel concetto o idea che dovrebbe essere ben leggibile dietro ogni piatto, quella produzione ormai dimenticata o sconosciuta.
Quando ho immaginato questo sito non l’ho pensato per soddisfare un mio desiderio di visibilità ma per creare un contenitore di idee dove tutti coloro che avevano piacere di parteciparvi potessero apportare, secondo le proprie possibilità e conoscenze, un contributo alla conoscenza del cibo. Spero di esservi riuscito.
Il mio è un viaggio continuo che ho consapevolezza non terminerà mai. Ma è il viaggio più bello che potessi fare.