Il ristorante si trova nel vivace quartiere di Shoreditch, nella zona orientale di Londra, e, sebbene ospitato nello stesso cupo edificio della Municipalità, ha un’atmosfera informale e menù fisso da supper club.
L’esperienza dello chef Isaac McHale, del resto, è quella di chi ha contribuito alla diffusione del concetto di ristorante pop-up.
Essendo solo ho cenato al tavolo del cocktail bar, dove sono accolti gli ospiti singoli e al massimo le coppie: in tal modo si ha occasione di conversare con i vicini o con gli addetti alle bevande, sempre presenti e attenti ai clienti.
Stavolta non ho prenotato con il solito anticipo di giorni ma di solo poche ore: tutta la procedura è avvenuta online, nessun problema per la realizzazione di un menù vegano nonostante il minimo preavviso…del resto sono a Londra e non a Cagliari.
Appena fatto accomodare mi viene portato il menù e la carta dei vini. Scelgo un un cocktail analcolico a base di agrumi e rabarbaro come se fossi il peggior vegano salutista… Mi rifaccio subito, chiedendo del sommelier per un abbinamento al bicchiere.
Il sommelier mi anticipa nelle domande che avrei voluto fargli e mi assicura che farà del suo meglio per servirmi vini che ben si abbinino ai piatti e che non utilizzino derivati animali per la chiarificazione ma che, in alcuni casi, può non esserne certo al 100%; approvo e apprezzo la sincerità e la preparazione su un tema così complesso e poco dibattuto ancora e mi affido alle sue scelte.
Sfoglia croccante con finocchio e cannella, dolce e aromatica
Sfoglia di patate e piselli con zest di limone (caldo e morbido) e spirale con semi di girasole e menta (croccante e fredda): serviti insieme per far apprezzare evidentemente le consistenza e temperature contrastanti
Finocchio, latte di mandorle e mandorle tostate: croccantezza e delicatezza, con finale prolungato della tostatura
Riso e funghi: servito caldo su un doppio fondo rivestito di gusci di nocciole che anticipa visivamente i suoi sapori intensi di bosco; una spuma di latte vegetale dona la giusta grassezza al piatto
Crostino tostato con fave e bicchierino di brodo vegetale a base di carciofi: vegetale e primaverile
Tartelletta di sfoglia con Porto, salsa di soia, malto e crema di crescione: un piatto spudoratamente amaro e sapido
Shiitake con gambi di broccolo al vapore e spuma vegetale: sapori decisi e terrosi, una chiara ispirazione asiatica tra ingredienti e tecniche di cottura, che conferma il crescendo di intensità nella sequenza dei piatti.
Sorbetto al limone di Amalfi con gelato al pepe bianco: acido, fresco, piccante e cremoso: eccitante!
Crema di patate, gelato di patate, chips caramellate di patate: un dessert ironico e inusuale, giocato tra consistenze e temperature ma che reinventa la tradizione pop delle patatine fritte: pure britishness.
La chiusura è affidata a un fudge al cioccolato, una tavoletta di fondente ma soprattutto a una caramella di Fernet Branca memorabile
The Clove Club è dunque un approdo sicuro per i vegani che troveranno attenzione alle loro esigenze allo stesso modo di qualsiasi altro cliente. L’uso dei vegetali non è mai scontato per MacHale che dimostra grande attenzione alle temperature e alle consistenze, con un occhio di attenzione alla tradizione locale.
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The Clove Club
Shoreditch Town Hall
380 Old Street, London
EC1V 9LT
1 stella Guida Michelin 2018
26° per la The World’s 50 Best Restaurant List 2018
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