Coldiretti Campania chiede chiarezza sull’uso di latte disidratato e congelato

Coldiretti Campania chiede chiarezza sull'uso di latte disidratato e congelato

Coldiretti Campania chiede chiarezza sull’uso di latte disidratato e congelato

La produzione di mozzarella di bufala campana, eccellenza del Made in Italy, è al centro di un acceso dibattito.

Coldiretti Campania lancia l’allarme sull’uso crescente di latte di bufala disidratato e congelato nella produzione di formaggi non DOP, chiedendo interventi urgenti per tutelare la qualità e l’autenticità del prodotto.

L’utilizzo di latte di bufala disidratato e congelato, con circa 27 milioni di chili pronti all’uso, solleva preoccupazioni tra i produttori locali.

Questo tipo di latte, infatti, compromette la qualità del prodotto finale e mina la competitività del latte fresco, pilastro della vera mozzarella di bufala campana.

I produttori di latte fresco, che garantiscono elevati standard qualitativi, si trovano a fronteggiare una concorrenza sleale. L’uso di latte disidratato permette a produttori non locali di abbattere i costi, offrendo prezzi più competitivi.

Questo danneggia non solo i produttori, ma anche i consumatori, che rischiano di non essere informati sulle differenze tra i vari tipi di mozzarella.

Coldiretti Campania chiede alle istituzioni di intervenire con urgenza, facendo chiarezza sull’uso di latte disidratato e congelato. Il Dipartimento di Qualità Agroalimentare attende dal 2021 un parere del Masaf, in quanto questa pratica contrasta con la normativa vigente.

“Mentre i produttori di Mozzarella di Bufala Campana Dop sono tutelati dal disciplinare, dobbiamo capire chi tutela gli altri produttori”, spiega Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania.

Coldiretti Campania chiede che ogni morso di mozzarella di bufala rifletta tradizione, qualità e benessere animale. “È fondamentale garantire ai consumatori prodotti di alta qualità, frutto di metodi tradizionali e sostenibili”.

L’appello di Coldiretti rappresenta un impegno per la tutela della tradizione gastronomica campana. La speranza è che le istituzioni intervengano, mantenendo alta la reputazione del latte di bufala fresco e dei suoi derivati.

Coldiretti chiede che, se consentito, l’uso di latte disidratato e/o congelato sia chiaramente indicato in etichetta.

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