D’Alesio presenta CloSciarr al Vinitaly: un Trebbiano “pop” per riflettere sulla vendemmia 2023
D’Alesio, azienda vinicola di Città Sant’Angelo (PE), si presenta al Vinitaly con un’etichetta fuori dagli schemi: CloSciarr, un Trebbiano IGT arricchito da Pecorino e Montonico che strizza l’occhio alla pop art e racconta la resilienza di fronte alle difficoltà.
Un’annata difficile per l’Abruzzo
L’annata 2023 è stata segnata dalla peronospora, un fungo che ha colpito duramente i vigneti abruzzesi, causando una perdita significativa del raccolto. D’Alesio non è stata immune a questo fenomeno, vedendo compromesso gran parte del suo Montepulciano e subendo una riduzione del raccolto delle uve a bacca bianca.
Trasformare la sfida in opportunità
Di fronte a questa situazione, l’azienda ha deciso di non demordere e di trasformare la sfida in opportunità. Nasce così CloSciarr, un vino che rappresenta un punto di rottura rispetto alla linea aziendale, solitamente caratterizzata da vini in purezza, eleganti e classici.
Un’etichetta che racconta
L’etichetta di CloSciarr è un tripudio di colori vivaci, ispirati alla pop art degli anni Sessanta.
Al centro, il volto di Lanfranco D’Alesio, con una vignetta che lo ritrae come un clochard, termine francese che indica una persona senza fissa dimora.
Una scelta ironica che vuole sottolineare la difficoltà vissuta dall’azienda, ma anche la sua capacità di reagire con creatività.
Un vino dal gusto “frechete”
Al naso, CloSciarr si presenta con profumi di frutta bianca e fiori gialli. Al palato, è un vino fresco e sapido, con una bella mineralità e un finale persistente. Il dialetto abruzzese irrompe anche sulla retroetichetta, con l’esclamazione “Frechete!”, che significa “fresco” e sottolinea la bevibilità di questo vino.
Un messaggio di speranza
CloSciarr è un vino che vuole portare un messaggio di speranza al settore vitivinicolo abruzzese, duramente colpito dalla peronospora.
È un invito a guardare avanti con ottimismo e a non arrendersi di fronte alle difficoltà.
