Dimmi come mangi e ti dirò se dimagrirai

fame nervosa

Molte persone non mangiano per fame, ma per ansia, stress, rabbia, tristezza o solitudine: è la cosiddetta fame nervosa o emotional eating. Si tratta di una fame che spesso compromette il percorso dietologico. Infatti chi è affetto da fame nervosa non riesce a seguire in modo costante una dieta dimagrante perché si ritrova spesso a sfogare i propri “dispiaceri” o a rispondere alle proprie emozioni col cibo. In preda ad un attacco di fame nervosa ci si ritrova a mangiare da soli, voracemente, in modo compulsivo, passando indifferentemente dal dolce al salato, salvo poi essere vittima dell’immancabile senso di colpa. Per impostare un percorso di cura quando si è affetti da fame emotiva la prima cosa da fare è cercare di capire quale tipo di mangiatori si è. Sono diversi infatti i tipi di mangiatori emozionali e per ognuno di loro è possibile personalizzare una cura.

Ecco le principali categorie di “mangiatori”.

C’è il mangiatore ansioso che è spinto dalle preoccupazioni quotidiane a rivolgersi al cibo; in questi soggetti l’ansia e la preoccupazione si trasformano in fame vorace che colpisce soprattutto nelle ore serali. Spesso il mangiatore ansioso, quando rientra a casa dopo una giornata lavorativa, si rivolge dritto al frigorifero: pezzo di formaggio, fetta di salume, pezzo di pane, e poi un biscotto, un cioccolatino e così via. Il ricorso al cibo sembra allontanare le proprie ansie anche se è solo una soluzione momentanea.

C’è il mangiatore triste, che tormentato da qualche grave vicenda personale cerca nel cibo un po’ di consolazione; in questo caso il cibo funge da coccola. Il cibo diventa un vero e proprio comfort food. Tra i comford food il più famoso è sicuramente il cioccolato e la sua crema con le nocciole.

C’è poi il mangiatore annoiato, che non sapendo cosa fare, magari in una domenica piovosa, non trova di meglio che saccheggiare le sue “riserve” di cibo. Il mangiatore annoiato spesso mangiucchia davanti alla televisione (patatine, popcorn, caramelle) e non se ne rende nemmeno conto.

fame nervosa

C’è il mangiatore arrabbiato che sfoga la sua rabbia mangiando. Questo tipo di mangiatore è spesso una persona irascibile che si arrabbia facilmente: il cibo per lui è una valvola di sfogo! L’arrabbiato mangia velocemente, senza quasi masticare, non importa se cibi dolci o salati, va tutto bene in quel momento. A volte questi mangiatori si ritrovano a mangiare in poco tempo una grande quantità di cibo ritrovandosi poi con difficoltà digestive e dolori addominali.

C’è poi il mangiatore godereccio che approfitta di ricorrenze particolari o di cene o pranzi con amici per eccedere con le calorie. Il mangiatore godereccio nei giorni di “festa” si premia mangiando una grande quantità di cibo (e spesso bevendo anche molti alcoolici). Questo mangiatore predilige i ristoranti dalle porzioni abbondanti e se fa una festa casalinga tende a cucinare quantitativi eccessivi di cibo rispetto al numero di invitati! Per lui il cibo è un vero piacere! Spesso ama cucinare e sa sempre consigliarti il ristorante migliore della zona! Per questo mangiatore la dieta è un vero supplizio e se cerca di dimagrire rischia nel weekend di recuperare tutte le kcalorie risparmiate durante la settimana.

Infine c’ è il mangiatore caotico. Questi soggetti hanno in genere una vista caotica, sono pieni di impegni e spesso saltano i pasti per “mancanza di tempo”. Quando mangiano prendono quel che capita: fast food, snack dolci o salati. Al mangiatore caotico non importa né l’orario né posto (questi mangiatori spesso mangiano in macchina alla guida spostandosi da un impegno all’altro).

Per tutti questi mangiatori emozionali c’è oggi una terapia specifica perché la fame nervosa si può (e si deve) combattere.