Donne e gusto: tra cucina, cultura e spettacolo
Donne e gusto: tra cucina, cultura e spettacolo
Nancy Sannino, giovane pasticcera dalla personalità tanto decisa quanto affascinante, si racconta in un’intervista che svela molto più di una semplice passione per la pasticceria.
Tra sacrifici personali e dedizione assoluta, Nancy cita Seneca per spiegare il suo credo.
Tra introspezione e orgoglio, Nancy Sannino si dipinge come una donna che non teme di essere «pungente», purché autentica. Un’intervista che sa di limone, meringa e verità.
“Eccomi. Mi presento ai lettori: mi chiamo Nancy Sannino, ho appena compiuto 28 anni e lavoro nel settore della pasticceria da circa 11 anni. Ho iniziato la mia carriera a Napoli, lavorando in diversi laboratori tradizionali, poi ho deciso di proseguire la mia formazione alla scuola Cast Alimenti, sotto la guida del maestro Iginio Massari.
Dopo essermi diplomata con il massimo dei voti all’Accademia, ho svolto un tirocinio con il maestro Roberto Rinaldini, che in seguito mi ha assunto.
Il mio sogno, però, era quello di lavorare a Parigi, che per me rappresenta la capitale della pasticceria, dell’arte e della bellezza. Così mi sono trasferita lì e ho vissuto a Parigi per due anni e mezzo.
Poi, a causa del Covid, sono rientrata in Italia: mia madre mi aveva convinta a prendermi una pausa, così il 27 febbraio sono tornata a casa e, pochi giorni dopo, l’8 marzo, è iniziato il lockdown.
Durante la pandemia, non riuscivo a stare con le mani in mano: sono una persona molto creativa e dinamica, così ho iniziato a pensare a un nuovo progetto.
Proprio in quel periodo, la pasticceria storica del mio paese, Pollena Trocchia, stava chiudendo e l’intera comunità ha cercato di convincere la mia famiglia a rilevarla.
È così che è nato il progetto Celestina: inizialmente è stata una vera scommessa. Ricordo che un critico enogastronomico, all’inizio, mi disse: “Ma a chi pensi di vendere i macarons a 2 euro a Pollena Trocchia?”. E invece, oggi, i macarons sono uno dei prodotti che vendiamo di più!”
“È una citazione di Seneca che ripeto spesso e che tengo scritta nel mio laboratorio. Me l’hanno dedicata alcuni colleghi anziani, e la trovo particolarmente equilibrata: ‘Il talento da solo non basta’ .
Secondo me, è fondamentale integrarlo con obiettivi chiari e sacrifici mirati.
Nel mio caso, ho rinunciato al sonno, a una vita privata tradizionale e a molti aspetti legati all’essere una giovane donna. Spesso mi ritrovo a sacrificare questi momenti perché ho lavorato e lavoro duramente per il mio progetto e i miei obiettivi di vita.
Non è semplice, ma le opportunità vanno cercate attivamente: non arrivano per caso, né bussano alla porta senza impegno.”
“Beh, un vero caos! Diciamo che il sistema italiano non facilita le cose, soprattutto per quanto riguarda le tasse e la burocrazia, che sono estremamente complesse.
In generale, però, credo che questo sia un periodo di grande crisi per tutti.
Oggi, a mio avviso, riesce a lavorare solo chi punta davvero sulla qualità e riesce a distinguersi dalla massa.
Se avessi aperto una pasticceria ispirata alla tradizione napoletana, probabilmente non avrei raggiunto neanche il 10% dei risultati che ho ottenuto scegliendo di differenziarmi.”
“Non mi sono mai sentita invasa nella mia sfera privata perché è una scelta che ho compiuto consapevolmente.
Dietro la mia agenzia c’è una comunicazione curata nei minimi dettagli: tutte le mie idee sono frutto di un percorso personale. Spesso sono io stessa promotrice e ‘modella’ del mio lavoro.
C’è un connubio tra dolcezza e moda che caratterizza il mio approccio. Credo sia proprio questo mix – non solo il prodotto dolciario ma anche l’estetica con cui lo presentiamo – a spingere i VIP a scegliermi. Il modo in cui ci vestiamo, lo stile che proponiamo: ogni elemento contribuisce a creare un’immagine coerente.
Non mi sono mai sentita in imbarazzo, tuttavia di fronte a critiche poco oggettive, mi pongo domande.
Notiamo una certa superficialità diffusa: le persone faticano a immedesimarsi negli sforzi altrui.
Dietro ogni prodotto c’è un lavoro enorme, eppure spesso non viene riconosciuto.
Siamo usciti da poco da un periodo di polemiche sterili, e questo mi rammarica: c’è poca comprensione e rispetto per il lavoro degli altri.”
“Una delle mie creazioni più rappresentative è la tarte au citron con cui abbiamo vinto un premio al Gambero Rosso nel 2022.
Questo dolce incarna il mio carattere: inizialmente può risultare aggressivo, quasi ‘pungente’ – mi perdoni il termine – ma è una forma di autodifesa.
La tarte au citron è acida e decisa, proprio come me: al primo assaggio potrebbe sorprendere, sembrare eccessiva.
Poi, però, la dolcezza della meringa italiana avvolge il palato, creando un equilibrio inaspettato.
Questo contrasto – l’impatto iniziale seguito da una morbidezza persistente – è stato definito da una persona a me cara come ‘l’effetto uragano’.
È così che mi sento: una forza che irrompe, lasciando poi spazio a una dolcezza che armonizza il tutto. Per questo, oggi, mi identifico pienamente con questa tarte au citron .”
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